Come far appassionare i ragazzi alla lettura

Come ti racconto un libro

Come far appassionare i ragazzi alla lettura? La domanda è quella di sempre. Il desiderio, invece, si rinnova ogni giorno per chi  ha a che fare con dei preadolescenti che vanno incontro alla vita (nel mio caso due gemelli) e vorrebbe che al bagaglio di ardori, sogni, delusioni, insofferenze e turbamenti si aggiungesse il piacere lento e gratificante di leggere un libro. Di soffermarsi sulle pagine scritte per vedere  che effetto fanno le storie, per arricchirsi, crescere, amare i racconti e i personaggi che li animano.

Per alcuni, leggere è un istinto naturale, per altri, tanti,  invece è una pratica noiosa, peggio ancora se imposta. Meglio curiosare su Google, sbirciare video su You Tube, trascorrere il tempo con i videogiochi, soli o in compagnia degli amici. E allora? Ci vuole uno stimolo, una scintilla che accenda la voglia di leggere. Occorre fare in modo che smartphone e lettura non stiano su lati opposti,  ma possano dialogare, che la tecnologia, irrinunicabile, diventi un’alleata. Consigli e teorie ce ne sono tantissime. Qui, il racconto di due storie pratiche che ho vissuto e di come hanno centrato l’obiettivo.

 

Come far appassionare i ragazzi alla lettura

Come la felice esperienza del book trailer. È stata proposta in seconda media, nella classe di mio figlio, e ha toccato le corde giuste. Un ponte  per far incontrare  linguaggi in apparenza lontani e metterli assieme in un’avventura da condividere. “Ho invitato i ragazzi di leggere un titolo scelto da loro e di raccontare il libro a me e alla classe con un breve video“, spiega Silvia Girolami, insegnante di italiano, responsabile e coordinatrice del progetto.  “La scelta è nata dal desiderio di far appassionare i ragazzi alla lettura e di avvicinarsi a loro con strumenti di comunicazione veloci e immediati,  senza però sacrificare la pagina scritta”.

 

Il racconto con video e audio

“Gli alunni di seconda e anche di terza media hanno accolto l’idea con entusiasmo”, prosegue Silvia Girolami, “non ci sono indicazioni rigide sul modo di procedere. I ragazzi sanno che devono raccontare la trama del libro, i protagonisti e, alla fine, dire perché consigliano la lettura oppure no.  Alcuni hanno mostrato molta padronanza degli strumenti audiovisi e hanno presentato  video montati alla perfezione. Altri, hanno inserito foto dei libri o anche pezzi di film se del titolo letto c’era una versione cinematografica. E sono rimasti anche nei tempi brevi, da due a cinque minuti, richiesti dai video per mantenere sempre viva l’attenzione di chi ascolta”.

I più timidi? “Hanno preferito non mostrarsi e registrare solo la voce con i punti salienti della trama: tutti hanno inserito un tocco di creatività e di personalità. È una molla molto forte poter mostrare agli altri ciò che si sa fare e anche una parte di sé. Alcuni studenti hanno scelto di realizzare il lavoro insieme: lettura dello stesso libro e video in coppia. Ognuno è libero di esprimersi e i book trailer sono anche un modo per conoscere meglio i nostri ragazzi. Da ciò che raccontano e dal tema che scelgono si capisce  che momento stanno vivendo e, con un po’ di attenzione, si colgono altri messaggi”.

 

Tiene viva l’attenzione di tutti

Questo modo di proporre i libri ha il merito di coinvolgere tutti  perché, attraverso la lavagna multimediale tutta la classe segue, ascolta, partecipa.  “Ho notato un arricchimento del lessico, sia scritto che parlato, e anche una maggiore scioltezza nell’esprimersi di fronte agli altri, i primi passi per imparare ad argomentare le loro opinioni.  La nostra idea  è quella di salvare tutti i book trailer  e di creare una biblioteca multimediale dove i diversi file possono essere consultati da chi è curioso di conoscere qualcosa di più prima di scegliere un titolo”.

 

Fantasy e saghe i più amati

I generi di lettura preferiti? “I fantasy e le saghe di romanzi come quelli di Harry Potter hanno molti consensi, aggiunge Silvia Girolami.  “I libri in più volumi suscitano il desiderio di continuare la lettura.  Fra gli altri generi molto apprezzati ci sono anche i gialli e le storie di personaggi famosi dello sport. Molte ragazze hanno scelto storie che raccontano di primi amori e tormenti esistenziali, vite e protagonisti di fantasia in cui riconoscersi. I classici della fantascienza come Star Wars vanno sempre sia per i maschi che per le femmine”.

 

Il giro dei libri

In classe di mia figlia, altra scuola, altra seconda media, altri preadolescenti, è  il giro libri la via per coinvolgere i ragazzi a prenderne in mano almeno uno.  Una strada per farli appassionare, contagiare e contagiarsi l’entusiasmo per la lettura. Ma come funziona? L’insegnante di italiano ha diviso la classe in piccoli gruppi. Ogni ragazzo del gruppo deve acquistare un titolo, lo stesso per tutti, e scrive sopra il proprio nome.  Un mese per leggerlo. E poi? Trascorso questo tempo, i gruppi si scambiano le copie fra loro. Ogni alunno, insomma, compra un libro e ne legge sei.  Si va dal dal classico Dieci piccoli indiani di Agatha Christie a Camilla che odiava la politica di Luigi Garlando. Generi diversi per gusti differenti. Alla fine del giro,  il libro tornerà al proprietario.

 

Uno scambio stimolante

Anche con l’esperimento del giro libri  i ragazzi dicono la loro. Recensioni scritte e anche a voce,  riportando se e cosa li ha rapiti, incuriositi, interessati e cosa invece non gli è piaciuto proprio. L’insegnante è soddisfatta e, dice, l’esperimento sta dando buoni risultati. L’ultimo titolo che gira per casa nostra è La luna è dei lupi di Giuseppe Festa,  ” è la copia di Alessandro”, sottolinea mia figlia, ” e devo trattarlo bene perché ci tiene”. A guardare la copertina trasparente e la cura con cui è foderata, mi sembra proprio di sì.

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2 Comments
  • CHESSA MARIO

    19 Aprile 2018 at 12:19 Rispondi

    Molto interessante quello che hai scritto . Consigli da dare a tutte le mamme per far appassionare alla lettura i loro figli.

    • Roberta Chessa

      3 Maggio 2018 at 16:02 Rispondi

      Grazie, mi fa molto piacere! Non dovremmo stancarci mai di stimolarli alla lettura.

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