Organizzare pigiama party

Vieni al pigiama party

Un pigiama party. Anche io vorrei organizzare un pigiama party. Il compleanno dei gemelli è uno e anche doppio perché ora ognuno vuole festeggiare alla sua maniera, anche in un giorno diverso. Quest’anno sono d’accordo su cosa fare: si invitano gli amici a dormire. Mia figlia con le sue amiche, perché noi femmine abbiamo molte cose da dirci, mio figlio con i suoi amici maschi, un gruppetto di dodicenni magrissimi e sportivi con baffetti e voci che stanno per cambiare.

 

Hanno fatto tutto loro: programma e inviti. A me è rimasto il compito di mandare qualche messaggio ai genitori per essere sicura che sapessero della notte dei figli fuori casa. E per ricordare a tutti, non si sa mai, di portare l’occorrente per partecipare al pigiama party: sacco a pelo e cuscino. Ammetto: ero contenta perché finalmente non ho dovuto cercare un posto adatto per la festa dei gemelli, invitare i compagni di classe di tutte due, gestire i gruppi whatsapp dei genitori, le richieste di consigli per i regali, i ringraziamenti e le foto di compleanno da inviare a tutti.

 

Pigiama party: tutti in terra con i sacchi a pelo

Quest’anno si dorme. Il primo sleepover di compleanno è stato quello delle ragazze. Hanno deciso di dormire per terra, un po’ perché non abbiamo abbastanza letti per tutte, un po’ perché così è davvero un autentico pigiama party. Pizza, candeline, tanti auguri, torta e poi via nella stanza preparata per l’occasione. Loro si erano immaginate una notte in bianco, a chiacchierare del loro oggi e del loro domani, di serie televisive preferite, di un film scelto assieme da guardare sino alla fine, tenendo a fatica gli occhi aperti.

 

Chiacchiere e pigiami da unicorno per le femmine

Le ho salutate prima di andare a dormire queste dodicenni un po’ bambine e con le forme delle donne che stanno per diventare. Tre su cinque, compresa mia figlia, avevano un pigiama tuta da unicorno tanto di occhi, cresta e cappuccio. Una appoggiata all’altra, gambe accavallate, gambe incrociate, capelli lunghi sciolti sulle spalle, code di cavallo, qualche unghia smaltata e peluche fra le braccia.

Com’è andata la notte? Beh, siamo state benissimo. Ci siamo addormentate verso le cinque, forse le sei del mattino. Il monitor (un vecchio schermo di computer dove avrebbero dovuto guardare un film) non funzionava e quindi siamo rimaste a parlare. Chiacchiere al buio sentendosi quasi grandi, sogni di vite avventurose che immaginano di vivere. Forse, qualche nuovo amore. “Ma i ragazzi della classe sono brutti e non c’è nessuno che ci piace.”

 

Maratona di videogiochi per i maschi

Il pigiama party dei maschi è stato qualche giorno dopo. Progettato nei minimi particolari con molto anticipo. Una maratona di videogiochi. “Dobbiamo stare svegli tutta la notte e giocare con la playstation a Star Wars Battle Front, Minecraft, Dragonball 2 e e altri giochi. Svegli? Sicuri? Sì, siamo sicuri. Lo spazio dedicato stavolta era il salotto, perché qui c’è la televisione: materassini per terra, il divano per accogliere qualcuno meno spartano o col desiderio notturno di stare più comodo. Appena arrivati, i ragazzi hanno inforcato subito i telecomandi che gli avebbero fatto compagnia per tutta la notte. Uno stop per la cena e la torta e poi via con Dragonball 2. Beh forse guardiamo un film I soliti sospetti o Frankstein Junior.

 

Sono stati di parola, i quattro preadolescenti. Alle cinque del mattino li ho trovati svegli per davvero, con la luce accesa, che guardavano Frankstein Junior. Solo uno, crollato, dormiva raggomitolato sul divano, nonostante le voci degli altri e le luci accese. La mattina dopo, neanche troppo tardi, tutti svegli e pronti per ricominciare a giocare. Vi siete divertiti? Laconici sì e tanti sbadigli per il poco sonno.

 

Cosa ha di speciale il pigiama party? Mi chiedo senza chiederlo a loro. Piace ai bambini, ma entusiasma anche i più grandi.  Il desiderio di condividere, penso, un momento più intimo come la notte, il silenzio intorno, le chiacchiere e le risate lontano dagli occhi degli adulti, uno spazio di libertà per essere se stessi, in pigiama e ciabatte, senza le regole che scandiscono il giorno.

 

Cercando di saperne di più ho trovato manuali, con tanto di regole e suggerimenti per organizzarli con effetti speciali, serie tv come “the sleepover club” e anche molti film. Ora ne guardo qualcuno. Tanto sono certa che i miei figli mi chiederanno presto di replicare.

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