Quando l’amore è giovanissimo
Adolescenza e amore. E amore al tempo dei giovanissimi. Delicato e assoluto. Idealizzato e fresco. Atteso o ignorato. Un sentimento da esplorare e da conoscere come l’altra o l’altro che fanno battere forte il cuore, passare qualche notte insonne o pomeriggi di euforia. Da inondare di cuori virtuali o da scansare a scuola o per strada mostrando finta indifferenza. Solo per imbarazzo o timidezza.
Adolescenza e amore
I miei figli gemelli hanno quasi tredici anni e tanta ritrosia a parlare dei loro sentimenti. Se ci sono sono storie che pulsano e guance che si accendono sono tenute chiuse fra i segreti. A volte mi spingo in là: “hai visto che begli occhi azzurri ha Tommaso?” “In realtà non so di che colore sono perché non lo guardo nemmeno”, dice lei. “Parlo sempre con Emma perché fa ginnastica acrobatica. Mi sta solo simpatica, però”, commenta lui.
Per il giorno di San Valentino niente cuori in tempesta. Ma in questa età densa e fragile della prima adolescenza loro e di tanti coetanei è il momento della meraviglia, della curiosità e a volte del timore verso un’ emozione che man mano acquista forma e intensità. Passati i tempi dell’amore infantile e acerbo , per chi inizia il viaggio iperbolico verso la vita adulta ci sono l’innamoramento e l’incanto per l’amore. Qualcuno li ha già incontrati, altri si stanno avvicinando, tutti cercano di scoprire la piena essenza dell’uno e dell’altro.
Il flusso di emozioni spesso li coglie impreparati
Per leggere questo capitolo un po’ magico dei sentimenti ho chiesto un parere a Roberta Altieri, psicologa e psicoterapeuta che segue da vicino gli adolescenti.
“I primi innamoramenti sono esperienze molto importanti. Per la prima volta, i ragazzi sentono uno slancio verso l’altro sesso: non è amicizia, ma qualcosa di diverso che li espone di più sul piano emotivo. Il flusso di sensazioni spesso li coglie impreparati. A volte corrono il rischio di essere rifiutati se l’amore non è corrisposto o di essere abbandonati. Insomma, questa fase può anche essere un bel salto nel buio”.
Un bagaglio di esperienza per l’età adulta
L’innamoramento è anche un chiaro segno di crescita sana. “Gli adolescenti iniziano ad affrontare esperienze emozionali fuori dalla sfera familiare, a staccarsi dalle sicurezze dell’infanzia e dalle relazioni che ha vissuto fino a quel momento”, prosegue la psicologa. “Tutto ciò che i ragazzi sentono verso l’altro è una novità e ciò che vivono diventa parte del bagaglio di esperienza che li aiuterà da adulti”.
“Un fatto è certo: per innamorarsi bisogna avere tanta energia a disposizione. Tanto più che nelle prime relazioni amorose l’adolescente cerca un duplicato di sé stesso, un compagno di giochi, un complice con cui confidarsi e con cui sperimentare le prime trasgressioni e, a volte, la risposta a quello che gli manca per sentirsi completo. Spesso è come se pensasse che non ci sia nient’altro”. L’assoluto della giovinezza, insomma.
Genitori: discreti e comprensivi
I genitori giocano una partita molto importante. “Meglio essere il più discreti possibile: così la figlia o il figlio adolescente percorre la sua strada e si sente libero, se lo desidera, di confidarsi”, consiglia la psicologa. “Se si notano apertura e disponibilità vale la pena di partire alla lontana e provare ad accennare l’argomento amore e sentimenti senza mostrare troppa curiosità o preoccupazione”.
Ogni mamma o papà conosce il proprio figlio e sente se è il caso di affrontare l’argomento. “Possiamo anche parlare di come eravamo alla loro età, raccontare una storia, un episodio o come ci sentivamo da adolescenti innamorati. Rispecchiarsi li aiuta a sentirsi riconosciuti e compresi. L’importante è che non avvertano una senso di invasione”.
Essere sempre in ascolto
“Capitano momenti di disponibilità positiva non legati a una sofferenza, ma a un entusiasmo a un’euforia per sentimenti nuovi e allora sono i figli a voler raccontare e cercare un confronto. Basta cercare di capire i sentimenti anche se non si approva il loro comportamento”, raccomanda Roberta Altieri.
Gli adolescenti rimangono delusi quando gli adulti spiegano invece che ascoltare. I grandi possono enfatizzare, sminuire o anche sgretolare questi sentimenti. “È bene far sapere loro che siamo consapevoli di ciò che stanno provando e che anche noi, se pur in maniera diversa, lo abbiamo vissuto. Così possiamo accompagnarli in questa fase di crescita“.
L’educazione sentimentale
La responsabilità dei sentimenti, l’allenamento a riconoscerli e l’attitudine a manifestarli sono parte viva dell’educazione sentimentale. “Un compito che richiede tempo e impegno ai genitori fin dai primi anni di vita dei figli, ma non è mai troppo tardi per cominciare”, consiglia la psicologa.
“È fondamentale a tutte le età e in qualsiasi relazione si intraprenda. Per entrare in contatto con gli altri in modo positivo bisogna essere capaci di esprimere le emozioni e capire quelle dell’altro. Non solo: dobbiamo conoscere i nostri limiti, reggere le inevitabili delusioni che capitano senza sentirsi sconfitti, in modo da potersi sempre rimettere in gioco”
Le prime delusioni
Tutta la felicità sembra compiersi con un innamoramento, ma può finire in un soffio. E per gli adolescenti che si misurano con l’amore arriva un dolore che non sanno ancora come gestire. “I figli hanno bisogno dei genitori, della loro esperienza e del loro affetto”, conclude Roberta Altieri. “Bisogna trattare i ragazzi con rispetto in modo che a loro volta possano avere rispetto nei confronti di sé stessi. Non bisogna sminuire il dolore per una storia appena terminata o ridere per domande che sembrano ingenue o per certe frasi sull’amore eterno. I ragazzi chiedono solo un sostegno per diventare adulti. Con i loro stessi sentimenti”.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Daniela Mei
28 Febbraio 2019 at 12:19l’innocenza dei ragazzini di fronte all’amore..come possiamo noi spiegare loro qualcosa? Semmai il contrario, loro riescono ancora a vedere il buono ed il bello..noi purtroppo spesso non riusciamo a vedere queste semplici cose 😉 Comunque il dolore che si prova di fronte all’amore a quell’età è davvero devastante e concordo con te che non va sminuito nè preso in giro!