Cecilia, i gemelli e le regole per tre
Due gemelli maschio e femmina di dodici anni, una figlia poco più grande e una ricetta personale per riuscire a mantenere il ritmo delle giornate e a tenere insieme la vita dentro casa e quella fuori.
Gemelli maschio e femmina di dodici anni
Cecilia ha quarantotto anni, un sorriso aperto, voce e parole che nel racconto della sua esperienza trasmettono sicurezza. Ha un lavoro da manager in una grande azienda dove si occupa di marketing e politiche commerciali. Dopo una bimba è diventata mamma di due gemelli maschio e femmina di dodici anni: Irene e Giacomo. Da subito, per riuscire a conciliare lavoro e famiglia ha dettato le sue regole. “Sin da quando bimbi erano piccoli, d’accordo con mio marito, ho adottato un certo rigore. Forse mi ha spinto l’educazione che ho ricevuto, ma anche una questione di sopravvivenza”.
Due bimbi, un arrivo inaspettato
L’arrivo dei gemelli per Cecilia è stato inaspettato. “Avevamo atteso la nostra prima bimba per sei anni e quando abbiamo pensato di avere un secondo figlio non immaginavamo ne arrivassero due. La scoperta, dopo le vacanze estive. “Dentro di me lo sentivo un po’. Quando il dottore durante l’ecografia ci ha comunicato ho una buona notizia per voi, i bambini sono due, mio marito è diventato bianco come la camicia che indossava. E ha detto subito: non entra il passeggino in ascensore!”.
“In quei giorni ci siamo ricordati che anche il nonno di mio marito era gemello e che nella mia famiglia, in passato, c’era stato qualche altro caso di gravidanza gemellare”.
Il parto alla trentottesima settimana
La gravidanza di Cecilia è stata serena “anche se nei primi mesi ho dovuto fare esami approfonditi perché c’era stato qualche errore nei risultati delle analisi. In quei momenti ha scoperto che i gemelli erano un maschio e una femmina”.
I piccoli sono nati con un parto cesareo alla trentottesima settimana. “Irene pesava due chili e novecento grammi, Giacomo due chili e seicento. Li ho allattati al seno per poco tempo, alternando le poppate con il latte artificiale. Poi ho notato che prendendo il latte dal biberon dormivano meglio e abbiamo proseguito così: potevamo alternarci per farli mangiare o anche fare in modo che con un cuscino e le posizioni giuste succhiassero il latte da soli”.
La collaborazione in famiglia e l’asilo nido
“Appena sono nati i gemelli, io e mio marito ci davamo il cambio durante la giornata e ci ha aiutato anche mia madre. Per la bimba più grande abbiamo avuto l’aiuto di una baby sitter che la accompagnava alla scuola materna. Sono tornata al lavoro presto, se pure con l’orario ridotto, ma abbiamo deciso di mandare i bimbi all’asilo nido quando avevano otto mesi”.
Il rapporto con la sorellina più grande
“Sofia, la bimba più grande, quasi tre anni, è rimasta un po’ spiazzata dall’arrivo dei gemelli: lo ricordiamo guardando le sue espressioni nelle foto assieme a loro. Con i fratellini però è sempre stata adorabile, mai gelosa. A volte, da piccola, se l’è presa con me e mio marito, manifestando i suoi stati d’animo e il bisogno di attenzione. Ora ha un ruolo più distaccato, da sorella maggiore. Ma se chiedono li aiuta nei compiti e per loro c’è sempre”.
A scuola in classi separate
I gemelli di Cecilia ora frequentano la prima media e a scuola sono sempre stati in classi separate. “Ci è sembrata una scelta adatta al loro carattere. Irene è forte e decisa, ha un temperamento da leader e, tra i due, poteva essere dominante. Giacomo è più testardo e vuole avere sempre ragione. Con il percorso scolastico distinto hanno fatto esperienze, gite, amicizie e giochi che li hanno aiutati a costruire man mano autonomia e personalità. Per noi, invece, è stata un’acrobazia continua tra colloqui, riunioni di classe, feste di compleanno, tutte in contemporanea”.
I momenti esclusivi e lo sport
Irene e Giacomo si completano l’uno con l’altra, stanno volentieri assieme e si alleano fra loro. “Avere due gemelli maschio e femmina preadolescenti richiede attenzioni. In questo periodo, grazie il lavoro da casa in smart working, riesco a osservare e cogliere meglio le loro esigenze e a seguire i cambiamenti.
Non è semplice ritagliare momenti esclusivi dedicati a ognuno dei gemelli e anche per la figlia più grande. Quando è possibile, organizziamo gite fuori città tutti insieme. I ragazzi praticano sport a livello agonistico: Irene pallavolo e Giacomo basket. Per seguirli nelle partite noi genitori ci dividiamo e questi in qualche modo sono momenti esclusivi dedicati a ognuno”.
Le soluzioni che insegnano i bambini
Un pensiero per chi sta per diventare mamma e papà di gemelli? “Avere due bambini assieme è un’avventura, occorre tanta organizzazione, non dico la disciplina si adatta a me e al il mio carattere. Poi, pian piano, si impara con loro, si inventano soluzioni per semplificarsi la vita: sono proprio i bambini a suggerirti cose che nessuno ti ha insegnato. E che bello scoprire come funzionano bene.”
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La newsletter racconta storie di vita e un po’ delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono anche novità, idee da condividere e, in regalo, il mio ebook Vedodoppio. Di solito, la invio una volta al mese.
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Monica Basile
15 Aprile 2021 at 10:30Grazie Roberta una bella carica di positività fatta di consapevolezza e capacità di ascolto! Bravi mamma e papà per aver creato questa bella squadra
Roberta Chessa
20 Aprile 2021 at 10:20Grazie Monica, proprio così, dal racconto di Cecilia arriva tanta energia positiva da condividere. Un abbraccio