Diciotto anni e dintorni, sei film da vedere
I giovani adulti e i film. Storie che parlano di loro al cinema e di un’età di progetti, sogni e confusioni. Di strade da provare di idee che infervorano e serate buie alla ricerca di qualcosa che dia un senso a tutto.
I film per i giovani adulti
Film che fotografano giovani non più adolescenti, ma nemmeno troppo adulti. Che raccontano sentimenti e passioni, turbamenti, il desiderio di una luce per la vita che verrà. I sentimenti sono spesso tormentati e confusi, l’amore travolge o fa paura.
Noi e loro
C’è un operaio delle Ferrovie, interpretato dal bravissimo Vincent Lindon, vedovo e con due figli. Uno di ventidue e l’altro di diciotto anni. Il più grande, Fus, sembra essere interessato solo al calcio e a quei tifosi che inneggiano alla forza e allo scontro fisico, mentre Louis il fratello più giovane pensa allo studio e a come pagarsi l’Università. Per Fus, in apparenza sfrontato, avvicinarsi all’estrema destra e diventare militante il passo è breve, nonostante gli sforzi e le attenzioni del padre che non condivide le sue idee. Il film è proprio sulla frattura tra padri e figli e sugli ostacoli tra le generazioni che il padre non sa come superare. Lo ammette solo alla fine, in una scena in tribunale, con una confessione sincera e dolorosa.
Diciannove
Il protagonista è Leonardo, diciannove anni, che cerca una strada fra la passione per Dante e le prove per conoscere e vivere la vita. Da Palermo parte per Londra per studiare business. Il tentativo fallisce e un giro su Internet, si trasferisce a Siena per seguire la sua vera passione: la letteratura italiana. Qui, malgrado la bellezza del posto, scopre che i toscani sono ispidi, i professori mediocri, le coinquiline mangiano carne a tutte le ore mentre lui è vegetariano. L’amore e il sesso, con le sue prospettive virtualmente infinite mandano Leonardo in una confusione definitiva. Si appassiona, si perde, si scontra, evita l’amore e le amicizie. Forse i vent’anni e dintorni non sono l’età più bella della vita, ma di sicuro un tempo in cui è ammessa l’arroganza. Si accorge che il mondo immaginato è molto diverso da quello che c’è fuori.
Shithouse
Il film Shit racconta di un ragazzo che deve affrontare le prime difficoltà una volta finito il liceo: partire per il college e allontanarsi dai propri affetti per creare una nuova vita, capire chi vuole essere come singolo e non più nel nucleo composto dalla scuola e la famiglia. Alex si scontra con un modo di vedere il mondo lontano da quello che conosceva, che respinge i sentimenti e con persone all’apparenza troppo distanti da lui, rendendo difficile trovare compagnie affini con le quali costruire una nuova realtà senza dover per forza abbandonare i propri valori. Semplice e delicato, ShitHouse dice molto con dialoghi e riflessioni veritiere che almeno una volta tutti abbiamo provato e sentito.
Cha cha real smooth
Il regista è Cooper Raiff, lo stesso di Shithouse. Qui Andrew ha appena terminato il college e si trova di nuovo a casa nella sua città natale: deve accettare di diventare adulto e iniziare una nuova fase della vita. In un momento in cui il futuro sembra essere in pausa e senza certezze, il protagonista si lascia coinvolgere dalle dinamiche di una giovane famiglia e cerca di trovare una strada per il suo futuro. Il regista tratteggiare personaggi realistici e rappresenta un lato più riservato e meno stereotipato del genere maschile. Mette al centro l’importanza di rappresentazioni sane anche se non mancano complicazioni interiori, in un intreccio di temi profondi e maturi.
Chiamami con il tuo nome
Estate 1983, Lombardia. Elio ha diciassette anni, ama la musica, l’arte, la letteratura e trascorre ogni anno le vacanze nella sua tenuta di campagna. Un giorno arriva Oliver un ragazzo americano molto affascinante che sta per laurearsi. Elio ha una relazione con Marzia, ma come tutti gli adolescenti è confuso, curioso, sta attraversando quella momento della vita in cui si comincia a conoscere sé stessi, il proprio corpo e i sentimenti rispetto all’amore e alla sessualità. È tormentato dal fascino di Oliver e ciò porterà a un avvicinamento travolgente tra i due.
Time is up
Hanno una personalità all’apparenza opposta, i giovani Vivien e Roy. Lei è una studentessa con un grande talento, la passione per la fisica e il desiderio di entrare in una università americana molto prestigiosa. Vive la vita come una formula matematica e così rimanda la felicità al futuro. Roy, invece, è problematico, tormentato da un trauma vissuto da bambino, che sembra seguirlo e rovinare i suoi sogni. Sembra abbiano ben poco in comune, ma per un incidente si conoscono, si avvicinano per provare a cogliere tutto ciò che finora avevano messo da parte. Anche l’amore.
Pepite
La newsletter di Vedodoppio
Piccoli frammenti di vita quotidiana. Gemme nascoste e preziose che compaiono all’improvviso lungo il cammino. Barlumi che aprono nuove strade.
La newsletter Pepite è un luogo di riflessioni, ricordi, pensieri, esperienze che si incontrano. Ci sono spunti, qualche storia e, in regalo, il mio ebook Vedodoppio con le newsletter e gli articoli più letti. Puoi ascoltarla in versione audio o leggerla.
Di solito, la invio una volta al mese.
Vuoi riceverla?
Iscrivendoti accetti le condizioni sul trattamento dei dati personali
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
No Comments