Come riconoscere i disturbi dell’apprendimento
Riconoscere i disturbi dell’apprendimento. Dislessia e discalculia, disgrafia e disortografia riguardano molti bambini e sono causa di ostacoli e difficoltà durante gli anni della scuola. E non solo. Tutti i professionisti concordano: è importante individuarli in tempo per arrivare a una diagnosi e mettere a punto un’attività di potenziamento studiata caso per caso.
Aumentati i bambini con Dsa
Si parla di disturbi specifici dell’apprendimento, Dsa, perché riguardano, in particolare, una abilità. La lettura nel caso della dislessia, i calcoli matematici nella discalculia, mentre nella disgrafia e disortografia la scrittura dal punto sia dal punto di vista motorio che ortografico. Secondo i dati del Ministero dell’istruzione e del merito, negli ultimi anni gli alunni con disturbi dell’apprendimento che riguardano la sfera linguistica e del calcolo sono aumentati. Nell’anno scolastico 2022 2023, gli alunni con disturbi dell’apprendimento, Dsa, erano oltre 361mila. Il disturbo più diffuso è la dislessia, con oltre 204 mila alunni. Soffrono di disortografia oltre 130mila alunni, di discalculia 122mila studenti, mentre i disgrafici sono 110mila e in molti casi bambine e bambini hanno più disturbi insieme.
Cogliere i segnali sin da piccoli
I disturbi specifici dell’apprendimento sono legati al neurosviluppo e influiscono sulla capacità di capire o utilizzare la lingua scritta e parlata, usare i numeri attraverso i concetti matematici, coordinare i movimenti, mantenere l’attenzione su un compito. Sono caratteristiche innate e non sono legate all’età evolutiva anche se con il passare del tempo e la crescita si modificano. Ogni bambino ha le sue caratteristiche e le difficoltà non si presentano sempre tutte o nelle stesse combinazioni.
Durante la scuola materna ci sono dei segnali che possono mettere sull’avviso e aiutare a riconoscere i disturbi dell’apprendimento. Fra questi, se la bambina o il bambino non distingue bene presente, passato e futuro quando racconta qualcosa oppure non riesce a orientarsi nello spazio. E ancora, se ha difficoltà a imparare a memoria canzoni e filastrocche, se scambia una parola con l’altra e le usa in modo errato, se non riesce a usare bene lo spazio della pagina o esce dai margini quando disegna o colora, se non riesce a ricordare il nome dei colori, i numeri sino al dieci e anche le stagioni e i giorni della settimana.
Non è possibile prevenire un disturbo dell’apprendimento, ma si possono potenziare alcune abilità e capacità cognitive, fondamentali per imparare, vivere la scuola in modo sereno e ridurre la probabilità di ripercussioni psicologiche. Il percorso, studiato e messo a punto con l’intervento degli specialisti, può cominciare con bambini che frequentano gli ultimi due anni della scuola dell’infanzia.
Quando inizia la scuola elementare
Della dislessia di mia figlia ho notato i primi segnali quando ha cominciato la seconda elementare. Durante una lezione, la maestra le aveva detto che leggeva troppo lentamente e mio figlio, suo fratello gemello, che quel giorno era capitato in classe con lei mi aveva raccontato l’episodio. Da lì, accertamenti, prove, incontri con la logopedista sino alla diagnosi.
Una volta cominciata la scuola, si può sospettare che la bambina o il bambino abbia un disturbo dell’apprendimento quando legge con molta lentezza rispetto agli altri bambini della sua età e, a volte, sillabando. Se confonde lettere simili dal punto di vista grafico come la m e la n la q e la p, salta le righe o le parole, prova a indovinare la parola prima ancora di aver finito di leggere, aggiunge lettere doppie anche quando non ci sono, legge bene una parola, ma quando la incontra di nuovo nuovamente commette errori. Altri segnali si possono notare se il bambino non in modo corretto lo spazio del foglio nel quaderno, se scrive con una grafia poco leggibile o solo in stampatello e ha difficoltà a usare il corsivo.
La bambina o il bambino con un disturbo dell’apprendimento può mostrare incertezze quando apprende i numeri e memorizza le tabelline. E, ancora, sente il bisogno di contare con le dita prima di individuare il numero, confonde i simboli matematici, presenta problemi nella scrittura dei numeri, non riesce a incolonnare i numeri delle operazioni e, pur avendo ottime capacità logiche, non riesce a comprendere la richiesta e lo sviluppo dei problemi matematici.Nello spazio, confonde destra e sinistra, non riesce a leggere l’orologio analogico con le lancette, fa fatica ad allacciare scarpe e bottoni.
Difficoltà o disturbo dell’apprendimento
I disturbi dell’apprendimento non impediscono di imparare a leggere, scrivere o contare, ma tutte queste attività richiedono tempi più lunghi e una maggiore attenzione. Se non riconosciuti in tempo, si trasformano in difficoltà scolastiche che demoralizzano i bambini e rischiano di indebolire l’ autostima.
È importante ricordare che un segnale di rischio isolato non può dire in modo esatto che in futuro comparirà un disturbo dell’apprendimento. Lo sviluppo delle competenze di ogni bambino può rallentare oppure accelerare in modo poco prevedibile. Perciò, anche se compaiono più indicatori di un disturbo dell’apprendimento, potrebbe essere una difficoltà momentanea e non una caratteristica stabile nel tempo.
Per riconoscere i disturbi dell’apprendimento è necessario attendere i giusti tempi. Il percorso prevede una serie di passaggi coordinati da specialisti, psicologo o neuropsichiatra infantile: dalla valutazione a tutte le attività di potenziamento e di riabilitazione. Se le difficoltà rimangono, gli specialisti formulano una diagnosi di disturbo dell’apprendimento e rilasciano la certificazione che deve essere presentata a scuola per la preparazione di un piano didattico personalizzato.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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