Disturbi dell'apprendimento. Guida per riconoscerli.

Guida ai disturbi dell’apprendimento

I disturbi dell’apprendimento. La difficoltà di leggere le parole in fila nelle pagine del libro, di rispondere in modo esatto alla tabellina del sette, di orientarsi nello spazio e lo spavento di fronte a un foglio bianco dove scrivere un riassunto.

 

Difficoltà a leggere e fare i conti

Sono numerosi i bambini con un disturbo dell’apprendimento che crea difficoltà nella concentrazione, nell’attenzione, nello sviluppo del linguaggio o nell’elaborazione delle informazioni sia visive che uditive. E che li fa inceppare quando sono alle prese con addizioni e sottrazioni, si muovono nello spazio intorno o devono imparare a memoria una poesia.

Anche molti personaggi famosi, come riporta la storia, o ci hanno raccontato di persona delle difficoltà incontrate, sin da piccoli, di apprendere, leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Dal cantante Mika alla conduttrice Andrea Delogu, dagli attori Tom Cruise e Henry Winkler al campione di basket Magic Johnson al leggendario Beatles, John Lennon e molti altri ancora come riporta il libro Storie di ordinaria dislessia di Rossella Grenci e Daniele Zanoni.

 

Caratteristiche innate

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono legati al neurosviluppo e influenzano la capacità di capire o utilizzare la lingua scritta e parlata, comprendere e usare i numeri attraverso i concetti matematici, coordinare i movimenti, mantenere l’attenzione su un compito. Dipendono da un diverso funzionamento del cervello e delle modalità di apprendimento e non sono causati da un deficit di intelligenza o sensoriale o da fattori ambientali e psicologici. Non impediscono di imparare a leggere, scrivere o fare i conti, ma per compiere tutte queste attività richiedono tempi più lunghi e maggiore attenzione.
Si tratta di caratteristiche innate e non sono legate solo all’età evolutiva anche se con il tempo e la crescita si modificano. Le difficoltà che comportano possono essere compensate con molte attività di potenziamento e riabilitazione studiate e messe a punto caso per caso. Di solito si manifestano durante i primi anni di scuola.

I disturbi dell’apprendimento vengono classificati sulla base della particolare difficoltà che comportano. La dislessia è il disturbo specifico di lettura e rende difficile leggere in modo accurato e scorrevole sia per la velocità che per la correttezza. Nella maggior parte dei casi si riflette anche nella comprensione del testo. La disortografia si manifesta con la difficoltà di scrivere in modo corretto, è legata ad aspetti linguistici e tocca la componente costruttiva della scrittura. La disgrafia vede coinvolta la componente motoria, esecutiva e di scrittura e si rende evidente perché la bambina o il bambino non riesce a scrivere in modo rapido, efficace e fluido. La discalculia riguarda il sistema dei numeri e del calcolo rende complicato fare conti rapidi a mente, svolgere problemi aritmetici, ricordare e recuperare i risultati delle tabelline.

Come riconoscerli

Ogni bambino ha le sue caratteristiche e le difficoltà non compaiono sempre tutte o nello stesso modo. I segnali più importanti sono sempre una fatica nell’apprendimento della lettura e della scrittura. Di solito, si notano quando i bambini iniziano la scuola elementare, ma alcuni segnali possono essere colti anche durante gli anni alla scuola dell’infanzia.
Mi sono accorta della dislessia di mia figlia quando era in seconda elementare grazie alla sensibilità e all’intuito di mio figlio, suo fratello gemello. Erano capitati in classe insieme e alla bimba era stato chiesto di leggere un brano a voce alta di fronte a tutti. Era andata avanti con molta fatica e tra i continui rimbrotti della maestra che sottolineava quanto era lenta. Una volta tornati a casa, mio figlio mi ha raccontato la scena e con qualche sospetto mi sono messa in contatto con la logopedista. Da lì è cominciato tutto il percorso che ha portato alla diagnosi e alla certificazione.  

 

I sintomi più comuni

Durante la scuola materna, ci sono dei segnali che possono mettere sull’avviso. Se la bimba o il bimbo ha una conoscenza limitata delle parole e del loro significato, non riesce a imparare frasi in rima e filastrocche, non costruisce bene un breve discorso e mostra problemi di memoria. Nel disegno, non riproduce bene le figure geometriche, ha scarsa manualità quando esegue movimenti precisi, ritaglia o costruisce. Ha difficoltà nel ripetere, individuare toni, suoni, sillabe e parole simili.
Alla fine della prima elementare, si può notare lentezza quando decifra le singole lettere, un uso incerto delle sillabe, una scarsa padronanza del significato delle parole. I bambini con un disturbo dell’apprendimento confondono lettere che sembrano simili come la m e la n, le invertono, leggono piano o sillabando, saltano   le righe o le parole e a volte tirano a indovinarle. Tutte le difficoltà diventano ancora più evidenti con le lingue straniere.
Alle prese con i numeri, commettono errori contando da uno a venti, trovano molto complicati i calcoli a mente e commettono errori nel passaggio dalla pronuncia alla scrittura dei numeri. Ancora, si mostrano in crisi con i calcoli delle tabelline, nella soluzione dei problemi aritmetici, nonostante le capacità logiche intatte. Nello spazio, hanno difficoltà a riconoscere la destra e la sinistra, dire l’ora e leggere l’orologio analogico, pianificare e organizzare le attività e i compiti.
Alcuni bambini con disturbi dell’apprendimento possono avere difficoltà a coordinare i movimenti, della motricità fine, di organizzazione delle sequenze temporali.
Può anche capitare che sia presente più di un disturbo dell’apprendimento e a volte i disturbi dell’apprendimento si accompagnano anche un disturbo dell’attenzione.

 

Arrivare alla diagnosi

Se la bimba o il bimbo mostra uno o più di questi sintomi e abbiamo il sospetto che possa avere un disturbo dell’apprendimento è importante rivolgersi subito al pediatra e alle insegnanti. In un primo momento, si valuta se ci sono percorsi mirati per risolvere le difficoltà. Se questo tentativo non è efficace, ci si deve rivolgere a professionisti specializzati, logopedista e neuropsichiatra infantile per arrivare a una diagnosi certa. Per sapere da quale specialista  andare si può contattare il pediatra o l’azienda sanitaria della regione.
La verifica per arrivare a una diagnosi di disturbo dell’apprendimento, Dsa, prevede una serie di test per valutare l’intelligenza verbale e non verbale del bambini, le capacità di lettura e scrittura, di comprendere un testo e fare i calcoli.
Dopo i test e i colloqui, gli specialisti preparano una relazione con tutti i risultati ottenuti nelle prove. Se si riscontra un disturbo specifico dell’apprendimento, nella diagnosi vengono specificati il tipo di disturbo, le strategie e tutti gli strumenti da adottare per consentire alla bambina o al bambino di imparare e studiare in modo efficace. La diagnosi di dislessia può essere fatta alla fine della seconda elementare, mentre quella per disgrafia e discalculia alla fine della terza. Con la diagnosi si può ottenere la certificazione da presentare a scuola per ottenere un piano didattico personalizzato. 

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