Un centesimo
Soldi e bambini. Qualche giorno fa, papà F, un super concentrato di pragmatismo, ha detto: “Nel negozio di ferramenta mi hanno dato il resto di un euro e un centesimo. Però questi minuscoli centesimi sono un po’ inutili: si perdono nelle tasche e nei portafogli”.
Soldi e bambini
Ecco, nella parabola del centesimo, in questo semplice scambio di battute fra due bambini su una monetina vedo ancora una volta la doppia sfumatura. Lui concreto, realista e in apparenza più adulto. Lei concreta in modo diverso, ma anche un pizzico romantica e ottimista.
In realtà, nessuno dei due ha ancora un rapporto consapevole con il denaro. E la percezione esatta del valore e delle possibilità date dagli importi con tre o quattro zeri. Piccole paghette settimanali vengono investite in caramelle zeppe di coloranti e pacchetti di carte gioco assai costosi. O in qualche aggiornamento di applicazioni digitali a tentazione continua. Io ne parlo a tratti, cerco di spiegare che è necessario scegliere fra le cose da comprare, imparare l’attesa, gustare il desiderio di qualcosa che arriverà. E anche saper rinunciare.
Imparare le rinunce
Rinuncia, che parola. Ma ecco, l’occasione si presenta. “Vorrei fare un esperimento che ho visto in televisione”, dice la sorella gemella. Ovvero? “Provo a creare uno slime. Mi servono dodici pacchi di farina di mais, un vasetto di curcuma e una bottiglia di acqua”. Quanto mi piacciono questi esperimenti. Però decido di essere coerente. “Dodici pacchi di farina di mais ci costeranno un po’ e, dato che dopo dovrai buttare tutto, vorrei che usassi i tuoi soldi. E ti occorre più di una settimana di paga”. “Va bene, voglio assolutamente provare, rinuncio allo stipendio per tutte le volte che servono a pagare questa spesa”.
Il senso del risparmio
Per la cronaca, l’esperimento non è riuscito perché l’acqua era troppa e il miscuglio non ha dato i risultati sperati. Ma ha fatto centro in altro modo. Oltre a far manipolare a voi, gemelli, una bella massa gialla, molliccia e profumata di curcuma è servito a te, bambina, per mantenere fermo il tuo proposito. Tanto che chiedi trepidante “quando posso avere di nuovo lo stipendio?”. Ecco, anche lo slime ha avuto la sua utilità. Come quella di un piccolo centesimo.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Daniele Mauro Guainazzi
18 Ottobre 2016 at 1:33Nulla da eccepire sul valore simbolico dell’esperienza col centesimo ma mi è venuta in mente una notizia che intercettai tempo fa che fa il paio con il fatto che il valore del materiale, il rame, usato per coniare i centesimi, è maggiore del valore stabilito.
E se fosse una “Centesimo Antonelliano” dal valore di 2500€?
http://it.blastingnews.com/economia/2013/05/monete-da-1-e-2-centesimi-controllate-alcune-valgono-piu-di-2500-euro-0017457.html
mammaindoppio
26 Ottobre 2016 at 11:41Caro Daniele, grazie per la segnalazione interessante. E’ vero che anche una piccola moneta ha la sua utilità e può anche essere preziosa.