Due gemelli maschi, sette anni di energia e fantasia
Avere due gemelli maschi. Simili a prima vista anche se diversi poi nei tratti e nel carattere. Due bimbetti biondi e magrissimi, sette anni di energia e fantasia. Una mamma che racconta con gioia e anche tanta sincerità progressi e fatiche, rincorse e giornate piene.
Avere due gemelli maschi
Alessandra ha gli occhi azzurri, un fisico snello ( i bambini mi tengono sempre in forma) e un senso dell’umorismo che riempie la chiacchierata per questa intervista doppia, e la rende lieve e divertente.
Lei è avvocato e appassionata di diritto. Un giorno, dopo quindici anni di matrimonio, è diventata mamma di due gemelli maschi e piccolissimi e la sua vita quotidiana fatta di codici, udienze e tribunale ha cambiato suoni e colori.
Un solo caso di gravidanza gemellare in famiglia
Nella famiglia di Alessandra c’era solo un caso di gravidanza gemellare e dei bimbi nati in coppia non sapeva nulla. “Mio padre aveva due nipoti gemelli. Da ragazzina li avevo incontrati qualche volta: ricordo loro super vivaci e la mamma molto stanca. Che potesse capitare a me non ci avevo proprio pensato”.
Quando ha scoperto che era in attesa di due bambini la prima reazione è stata un forte batticuore. “Appena ho visto l’ecografia ho provato un po’ di panico. Pensavo: vivo in una città lontana dai miei cari, mio marito lavora tutto il giorno fuori casa e non ho esperienza con i bambini. Poi, dopo qualche notte insonne, ho messo in atto un piano: libri sui gemelli, programmi in tv su come allevare i figli e molte ricerche sul web”.
Il segreto mantenuto sino alla nascita
Nel piano, anche un segreto da mantenere. “Ho deciso di non dire a nessuno che ero in attesa due gemelli. Oltre a mio marito, super felice della notizia, ho condiviso emozioni e pensieri solo con mia sorella. Familiari e amici hanno scoperto che i bambini erano due il giorno in cui sono nati.
“Nei mesi prima del parto avrei voluto comprare tutto: vestitini, carrozzina, seggiolini. Mio marito si è fatto prendere dalla superstizione e così ci siamo ritrovati con i piccoli neonati e tutti gli acquisti da fare all’ultimo minuto. Ecco per me è stato molto faticoso anche perché, dopo il parto, non mi sentivo molto in forma”.
Un’immersione totale nella maternità
“La gravidanza è stata serena tranne l’ultimo mese che ho passato a riposo, in ospedale. I bambini sono nati alla trentatreesima settimana. Uno pesava poco più di due chili, l’altro un chilo e mezzo: per venti giorni sono stati in terapia intensiva”.
Ho partorito nella mia città che è sul mare e siamo rimasti lì oltre due mesi. Così, appena i gemelli sono potuti uscire li portavo a fare lunghe passeggiate vicino alla spiaggia o al parco. Mio marito ci raggiungeva solo nel fine settimana. Questo periodo è stata un’immersione totale nella maternità, una nuova dimensione da organizzare, fatta di emozioni forti e molto faticosa”.
La professione messa in pausa
Con la nascita dei gemelli, Alessandra ha scelto di mettere in pausa la professione. “Ridotti anche gli spazi per me e le uscite con le amiche. Pure il nostro rapporto di coppia ha un po’ risentito della mancanza di libertà di cui godeva prima”.
“L’attività tra lo studio e il tribunale mi manca e anche il tempo che trascorrevo all’ università come cultore del diritto, ma fra i miei pensieri c’è sempre quello di riprendere in mano cause e codici”.
I due bimbi vivaci e instancabili
Intanto, corre e si divide fra i due gemelli maschi, vivaci e creativi. “Mi diverto tanto con loro. Sono molto fisici, determinati e testardi. Uno disegna molto bene, l’altro detesta colorare ma aggiusta qualsiasi cosa. Non amano le regole e ogni volta che chiedo loro qualcosa commentano e discutono”.
“Non ho mai visto i miei figli seduti sotto l’ombrellone alle prese con buche e castelli di sabbia. Ho dovuto rincorrerli per la spiaggia e sempre in direzioni diverse. Quando giocano è normale trovarli con lividi e graffi. Litigano spesso, organizzano pile di sedie per arrampicarsi, sono instancabili. E meravigliosi. Quando ci stringiamo in un abbraccio triplo, se chiudo gli occhi, sento la forza degli uomini che diventeranno“.
A scuola sono in classi diverse
Per la scuola, Alessandra ha scelto di iscrivere i gemelli in due classi diverse. “Alla scuola materna erano assieme. Alle elementari, ora frequentano la seconda, sono separati e stanno creando le prime amicizie individuali.
In prima elementare è stato difficile seguire tutt’e due nei compiti a casa. Uno era più concentrato e desiderava sempre stare in silenzio, l’altro non voleva nemmeno sedersi. Quest’anno però la situazione si è capovolta”.
Un legame forte e due personalità differenti
“Per i bambini essere divisi a scuola è stata un’esperienza molto positiva. Tutt’e e due hanno potuto esprimere carattere e personalità e stanno seguendo un buon percorso didattico. Nonostante il legame forte, si sentono liberi, senza riflettersi sempre nello specchio dell’altro fratello.
Escono da scuola felici, ma, confesso, uno dei due un giorno mi ha detto: a me sarebbe piaciuto tanto stare in classe con mio fratello perché gli voglio bene”. Cuore di gemello.
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La newsletter racconta storie di vita e il meglio delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono consigli e novità. Sempre, spunti e idee da condividere. Di solito, la invio una volta al mese.
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Anna Maria Ferretti
17 Ottobre 2019 at 18:48Ho letto con piacere questo racconto fatto dalla mamma dei gemelli, la fatica per crescerli ma ho percepito anche la grande gioia e la grande soddisfazione.
Roberta Chessa
17 Ottobre 2019 at 19:09Grazie Anna Maria, Alessandra è una mamma molto simpatica e sincera. Con il suo racconto mi ha fatto anche tornare indietro nel tempo. Un abbraccio.