Palloncini ripieni di caramelle

Palloncini e caramelle

Palloncini ripieni di caramelle. Con i bambini, un successo assicurato. Chi mi conosce da tempo lo sa. In questi ultimi anni ho fatto pochissimi  lavoretti che richiedono manualità.  Non che non mi piaccia, anzi mi piace tantissimo. La creatività mi seduce, come ho già raccontato, e pure la capacità di usare le mani per creare, trasformare oggetti per dargli una grazia nuova. Ma per me non è un istinto naturale. Eppure, a volte, pur di passare un pomeriggio a dipingere pupazzetti o creare centrini all’uncinetto butterei  dalla finestra il libro che sto leggendo, certa che in questo modo mi rilasserei davvero.

Però qualche volta ho superato questo ostacolo, ho tirato (per finta) il libro fuori dalla finestra, ho spento il computer e il cellulare. Potere magico dei figli, gemelli nel mio caso, del desiderio di fare qualcosa di nuovo, di sorprendente anche se semplice, di gradito anche se non si sa mai quanto. Come quel giorno che ho deciso di riempire di caramelle cinquanta palloncini colorati.

 

Palloncini ripieni di caramelle

Torno un po’ indietro negli anni: i bambini frequentavano la scuola materna. E il giorno del compleanno si portava sempre qualcosa per farli festeggiare con la classe. A volte dolci, a volte piccoli pensierini per i compagni di classe (ma non dovrebbe essere il contrario?).  Con una certezza: pensare a come far felici i cinquanta, bambini, cinquanta che componevano le loro classi. Torte fatte in casa? No – dicevano le regole –  devono essere confezionate. Ci ho provato poi mi è sembrata una scelta troppo scontata. Meglio una sorpresa dedicata per ogni bambino: chissà come saranno contenti! E così mi è venuta l’idea: porterò palloncini ripieni di caramelle per tutti i piccoli.

 

Verdi e arancioni abbinati ai colori delle classi

Quando lo ho deciso ero molto soddisfatta. Un costo contenuto, effetto sorpresa garantito, divertimento pure, maestre compiaciute per non dover cercare coltelli non affilati, tagliare fette di torta, raccogliere briciole seminate in ogni angolo e smorfie da parte di chi non gradisce quel dolce che hai preparato con tanta cura. Eccomi con la proposta alternativa:  “allora amore, tu sei nella classe arancione, quindi compro i palloncini arancioni;  tu piccolo sei nella classe verde quindi ecco uno stock di palloncini verdi“.

 

E poi le caramelle. La tentazione era quella di comprare le più golose, sicuramente zeppe di zucchero e coloranti. Invece, le ho selezionate con pazienza certosina in uno di quei negozi pieni di cestoni trasparenti dove affondare le mani e rimpinzarsi di dolciumi. Perché, anche in questo caso, ci vuole attenzione: occhio agli ingredienti per i bimbi che non possono mangiare qualsiasi cosa. Ricordo benissimo quando sono uscita dal negozio: missione compiuta e  due chili di caramelle sottobraccio.  

 

Riempirli uno per uno

Dopo, il più bello: mettere in pratica la mia idea. I  miei figli erano quasi ignari e poi, così piccoli, non esprimevano alcun parere.  Quindi, via dritta alla meta da sola. Ho comprato una di quelle pompette per gonfiare i palloncini, strumento indispensabile per non morire senza fiato  dato il numero di quelli da riempire. E poi: li ho gonfiati uno alla volta,  ho tenuto l’apertura del palloncino con il collo di una bottiglia di plastica tagliata, ho inserito in ognuno cinque caramelle, fatto il nodo e, tocco finale, li ho legati con un nastro in tinta (!).  Et voilà, effetto vedo non vedo, palloncini con le caramelle dentro che, a ogni scossa, facevano un suono sordo e gradevole, pronti a essere regalati ai bambini delle due classi dei miei figli.

 

Qualche ora per completare il lavoro

Che gioia quando, dopo qualche ora,  ho terminato il lavoro! Peccato che l’ingombro di queste piccole sorprese alla fine fosse esagerato e da sola, a piedi, non riuscivo a portare le buste piene di meraviglie che si aggiungevano ai due bambini saltellanti  tenuti per mano. A questo punto ho dovuto chiedere aiuto, almeno per arrivare alla porta della scuola materna.

 

Bambini felici per la sorpresa

“Buon giorno, maestra. Ecco, oggi è il compleanno dei miei bambini. Ho portato un regalino per i compagni”. Ho consegnato prima i bambini, pronti a infilare le pantofoline e correre a giocare con gli amici, poi le bustone. Orgogliosa, orgogliosissima di questa mia idea. E anche curiosa di sentire, dopo che le maestre  li avevano  messi nelle mani dei bimbetti, i commenti dei piccoli più loquaci e delle mamme.

Come è finita? Bambini entusiasti, palloncini bucati o sgonfiati all’istante per mangiare le caramelle. “Grazie mamma, è stato un bel pensiero e vedesse come hanno giocato!”, ha commentato la maestra.  Nessun messaggio invece dalle mamme.  Forse perché non avevano fatto in tempo a vedere la mia creazione già bella che distrutta all’uscita di scuola, forse perché distratte dai mille impegni. Forse…

 

Regalo piccolo ma d’effetto

Io però sono stata felicissima e lo rifarei anche ora se non fosse che i gemelli sono ormai preadolescenti e il giorno del compleanno non vogliono nemmeno andare a scuola. Però, se vi va e avete un’occasione per portarli provate a fare i palloncini ripieni di caramelle: gli applausi di chi li riceve sono garantiti.

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