Come scegliere la scuola superiore: consigli agli indecisi
Come scegliere la scuola superiore. Poche settimane e poi bisogna cliccare ‘invia’ sul modulo online per l’iscrizione. Liceo, istituto tecnico, scuole professionali. Ci sono adolescenti che hanno deciso senza esitazioni quale strada prendere, ce ne sono altri ancora incerti: avrebbero bisogno di qualche settimana in più per fare una scelta che è anche un momento di crescita.
Ragazzi chiamati a diventare anche un po’ adulti, a immaginare il futuro, a scavarsi dentro per cercare una vocazione, una passione, un interesse che li faccia andare su altri banchi di scuola e di prova entusiasti e spediti.
Come scegliere la scuola superiore
Dei miei figli gemelli, lei ha deciso da tempo per il liceo artistico. Lui, invece, ci pensa ancora, vuole vedere qualche altra scuola, sentire qualche parere nuovo, ascoltarsi meglio. O, forse, ha solo timore di fare un passo che lo farà diventare più grande.
Per gli studenti che hanno qualche titubanza, per i genitori che vogliono sentirsi rassicurati ho chiesto consiglio a Paola Sitzia, insegnante di matematica al Liceo Scientifico Pacinotti di Cagliari e fra i coordinatori delle Olimpiadi della Matematica, una lunga esperienza con gli studenti appena arrivati alle superiori.
Liceo, istituto tecnico, scuole professionali
”È meglio scegliere dopo aver raccolto notizie sull’offerta formativa delle scuole, quali materie affrontano e il peso che hanno nell’orario scolastico”, dice l’insegnante. “Il portale Scuola in chiaro offre una mappa e i profili di tutti gli istituti superiori. I licei offrono una buona base culturale, ottima se dopo la maturità si decide di iscriversi all’università. Ma anche gli istituti tecnici e professionali danno la possibilità di proseguire gli studi universitari”.
Tra gli studenti che frequentano queste scuole molti scelgono di proseguire: per lo più nelle facoltà economiche e anche in ingegneria. Mentre chi frequenta un liceo può preferire, per il dopo, corsi di istruzione tecnica superiore.
Conciliare scuola e attitudini
A volte ragazze e ragazzi hanno una passione spiccata per una materia: italiano, lingue, matematica. “Una volta stabilito l’indirizzo si può valutare in quale istituto iscriversi. Alcune materie come la matematica si studiano in tutte le scuole, ma l’approccio allo studio al liceo scientifico, al classico o in un istituto professionale è molto diverso. Perciò, oltre alla predisposizione per una materia, bisognerebbe pensare a come la si vuole studiare”, precisa l’insegnante.
Conciliare propensioni e percorso scolastico, insomma. Importante poi scegliere la scuola superiore non solo in base ai risultati raggiunti con i voti, ma anche con le competenze, le capacità e l’interesse dimostrato per le diverse materie. È molto utile valutare la quantità di impegno e fatica che richiede un percorso, facendo attenzione che non si traduca in un disagio per i ragazzi.
Cosa farò da grande
Da grande voglio fare il magistrato. A me piacerebbe diventare criminologa. Chi sogna di fare una professione ben precisa può lasciarsi guidare da questo desiderio? “Spesso le due cose coincidono e, se qualcosa piace, si spera che potrà fare parte del proprio lavoro una volta diventati adulti”, aggiunge Paola Sitzia.
“Quasi mai però gli studenti della terza media hanno idee così decise. Poi, chi può prevedere cosa farà domani? Meglio scegliere qualcosa che piace e farla bene. Con una buona preparazione in futuro si possono cogliere le opportunità che si presentano, anche quelle inaspettate e impreviste”.
I genitori: accompagnare la decisione senza pressioni
Molti genitori si comportano come se a scuola dovessero andare loro. Insistenza, ansia e apprensione però possono creare incertezze. “Gli adolescenti di oggi sono pieni di iniziativa per ciò che li interessa, imparano da soli come muoversi molto più in fretta dei loro genitori. Allora lasciamoli fare e se dovessero sbagliare, sempre meglio che lo facciano con la loro testa”.
Ai genitori il compito di cogliere interessi, potenzialità e difficoltà. Presentare in positivo il momento della scelta, accompagnarla, essere pronti a dare risposte e a confrontarsi senza forzature.
I ragazzi devono sentirsi apprezzati e stimati
“Ogni adolescente poi deve trovare la motivazione dentro di sé “, prosegue l’insegnante. ”Una cosa da non fare: iscriversi in una scuola perché la hanno frequentata i genitori o per seguire gli amici”
Un fatto è certo. Nel momento in cui scelgono la scuola superiore i ragazzi devono sentirsi apprezzati e stimati, anche se hanno delle difficoltà. Se sono entusiasti vuol dire che hanno preso la direzione giusta, se avvertono ansia e preoccupazione meglio chiedere altri chiarimenti alla famiglia e agli insegnanti oppure parlare con un adulto che fa un lavoro che li incuriosisce.
Le passerelle per cambiare indirizzo
Capita. Una volta entrati nelle aule di un istituto ci si accorge di non aver fatto il passo azzeccato. Entro dicembre dello stesso anno è possibile essere reindirizzati e cambiare scuola. “Il sistema delle passerelle permette di passare da un istituto all’altro in vari momenti del percorso di studi”, conclude Paola Sitzia.
“A volte, se avviene nei primi anni, viene chiesto di superare un esame integrativo in alcune materie di indirizzo. All’inizio della scuola superiore, il passaggio è immediato. Ambientarsi con altri professori e in una nuova classe richiede però tempo. Quindi se l’indirizzo scelto non soddisfa le aspettative, meglio cambiare prima possibile”.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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