Favole da raccontare. L'importanza delle storie per i bambini.

L’importanza di raccontare le favole

Favole da raccontare. Storie di gufi e orsacchiotti, carrozze e principesse, topini che cucinano, gatti con gli stivali, api e farfalle che giocano. Ascoltare racconti, per i bambini è sempre un tempo magico che arricchisce, fa sognare e  aiuta a diventare grandi.

 

Favole da raccontare

Che siano quelle classiche dei fratelli Grimm, di Hans Christian Andersen, Charles Perrault, Rudyard Kipling, oppure le fiabe illustrate contemporanee,  le favole e le leggende popolari di tutto il mondo o anche quelle inventate in famiglia, per i bambini rappresentano un pezzo prezioso e insostituibile per la crescita. 

 

Cominciare a leggerle sin da piccoli

Marta Stella Bruzzone, pedagogista, consulente e autrice con la sorella Sara del blog mammechefatica.it  ne è convinta:  “raccontare le fiabe è una modalità di comunicazione antica che si tramanda, va portata avanti e valorizzata. Il racconto potenzia la relazione con i bambini e le favole vanno lette loro sin da piccoli, anche quando sono nella pancia della mamma perché possano riconoscere le voci dei futuri genitori”. 

 

Favoriscono lo sviluppo dell’empatia

Le favole contribuiscono allo sviluppo dell’empatia e portano i bambini a  mettersi nei panni dei personaggi, siano che vengano lette da un libro oppure create con la fantasia del momento. “Grazie all’ascolto delle storie  si formano punti di vista diversi e, se ci si abitua, si cresce con l’idea che anche nella vita possano esserci più finali”, prosegue Marta Bruzzone. 

“Con i bambini più grandi, intorno ai dieci anni, funziona bene la richiesta di inventare un finale per la storia che si racconta; magari lo fanno anche la mamma e il papà e poi si leggono insieme. È un gioco, ma anche un’attività molto formativa per allargare i pensieri”. 

 

Aiutano a misurarsi con le emozioni

Le favole offrono ai bambini l’opportunità di misurarsi con sentimenti diversi: l’amore, l’amicizia, la solidarietà ma anche il fastidio e la paura. “Sono emozioni che fanno parte della vita e della realtà  ed è giusto che, se pure con delicatezza, i bambini possano sperimentarle e provare certe sensazioni mentre ascoltano il racconto”, aggiunge la pedagogista. 

“Ognuno poi ha i suoi gusti. Capita spesso che i piccoli chiedano le stesse favole da raccontare più volte anche di seguito magari prima di addormentarsi. Anche questa è una modalità molto efficace e rassicurante”.

 

Potenziano fantasia e sviluppo del linguaggio

Le favole hanno il potere di accrescere le capacità comunicative e di favorire lo sviluppo del linguaggio. “Per questo è importante cominciare molto presto a leggere storie ai bambini, magari cambiando frasi e parole. Ci accorgeremo che favoriscono anche la capacità di concentrazione: i bambini ricordano tanti particolari, parole comprese, che agli adulti magari sfuggono”.

 

Rafforzano il legame fra bimbi genitori

Quando si legge una fiaba si crea un clima  di intimità che consolida il legame fra bimbi e  genitori. “È bello concentrarsi sul tono di voce, lasciarsi andare per ritrovare anche i bambini che siamo stati”, dice ancora Marta Bruzzone. “Ai nostri figli piacciono molto anche le storie della famiglia, i ricordi del passato che possono diventare anche favole avvincenti e contribuire a formare la personalità. Sono esperienze che arricchiscono sia gli adulti che i piccoli, si possono fare in qualsiasi luogo, stupiscono e incantano e rimangono dentro per sempre”. 

 

L’incanto della fiaba del Natale

E poi c’è la favola bella del Natale, una tradizione che si ripete e rinnova. “Creare l’attesa  con un nostro racconto è il vero incantesimo di questo periodo dell’anno“, conclude Marta Bruzzone.  “Raccontare l’arrivo di Babbo Natale, un signore con la barba bianca che riesce a passare in tutte le case (ma come fa?) incanta i bambini ed è un momento tenero e divertente anche per gli adulti. È una storia  che possiamo arricchire con la nostra immaginazione, creando meraviglia e lasciandoci trasportare. Quale occasione migliore per recuperare sensazioni della nostra infanzia?”.

 

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