Dara e le gemelle
Due gemelle monocoriali. Due bimbe cresciute per quasi sei mesi nella stessa placenta dentro il grembo della mamma. E venute al mondo in anticipo, minuscole e fortissime.
Gemelle monocoriali di sei anni
Dara ha trentotto anni, gli occhi che sorridono, un modo di parlare schietto e allegro. È mamma di due gemelle monocoriali che ora hanno sei anni, ma durante la gravidanza hanno condiviso la stessa placenta in due sacchi amniotici diversi. Azzurra e Aurora, capelli biondi e tratti delicati, sono arrivate in famiglia dopo una sorella più grande, Alessandra, che ha compiuto da poco dieci anni.
Tre coppie di gemelli nella famiglia della nonna
“Con mio marito Alessandro desideravamo un secondo figlio, ma mai avremmo pensato che ne arrivassero due”, racconta Dara. “Durante la prima ecografia la dottoressa mi ha detto che ero in attesa di due gemelli e sono rimasta sorpresa e un po’ turbata. Stessa reazione per mio marito appena lo ha saputo. Dopo però ho scoperto che nella famiglia di sua nonna c’erano state tre coppie di gemelli“.
Una gravidanza delicata
“L’attesa delle bimbe è stata molto impegnativa. Quando i gemelli crescono nella stessa placenta c’è il rischio della sindrome da trasfusione feto fetale (TTTS: twin to twin tranfusion syndrome). Ho fatto un monitoraggio continuo, flebo e visite. Tutte le settimane andavo all’ospedale di Palermo per i controlli”.
Il parto cesareo a trentatré settimane
A trentatré settimane si sono rotte le acque e ho partorito con il cesareo. Azzurra pensava un chilo e novecento grammi e Aurora un chilo e seicento. Le bimbe sono rimaste per un mese e mezzo in terapia intensiva.
Andavo a trovarle tutti i giorni in ospedale e per un mese intero mi sono tirata il latte. In questo periodo ci sono state anche altre complicazioni di salute. Ringrazio ancora i medici e la dottoressa Cacace dell’ospedale di Patti che mi sono stati vicini e mi hanno aiutato a superare i momenti difficili”.
A casa tre bimbe e tanta organizzazione
Una volta arrivata a casa, per Dara è cominciata una nuova vita con una bimba piccola da accudire e due gemelle neonate: si è organizzata con determinazione e tanto senso pratico. “Ho fatto quasi tutto da sola. Non ho avuto aiuti dalla famiglia o baby sitter e, per il mio carattere, non me la sentivo nemmeno di chiedere. Mio marito durante giorno è impegnato in palestra come istruttore di Ju Jitsu, l’arte marziale giapponese, e spesso alla sera era occupato con un altro lavoro”.
A due anni la scuola materna
“Le gemelle dormivano per molte ore di seguito e questo ha semplificato le mie giornate. Alessandra, di qualche anno più grande, ha accolto bene le sorelline e, se pure piccina, è stata molto collaborativa. Sino ai due anni ho tenuto le bimbe a casa poi le ho iscritte alla scuola materna.
Sono sempre riuscita uscire da sola con le tre bambine. Per potermi muovere in modo più agevole ed entrare dappertutto ho acquistato un passeggino, il Bugaboo, maneggevole e leggero, che facilitava tutti i miei spostamenti”.
Alle elementari nella stessa classe
Aurora e Azzurra frequentano la prima elementare e sono nella stessa classe. “Metterle insieme è stato naturale e anche le insegnanti sono d’accordo. Le bambine sono in banchi diversi e per ora questa scelta funziona. Con il tempo vedremo. Hanno caratteri diversi, ma non sono in competizione.
“Azzurra si comporta spesso da leader delle due ed è molto determinata. Aurora è più riservata e creativa, ma vanno d’accordo. Spesso si creano alleanze con una delle due e la sorella maggiore e quasi sempre è Aurora a farne le spese”.
Una vita piena, pochi momenti esclusivi
Dara ha una vita piena, un lavoro in uno studio medico, da poco gestisce una scuola materna paritaria e ha una laurea in Scienze sociali: le piace essere sempre occupata e provare nuove esperienze professionali.
I suoi impegni devono incastrarsi con quelli delle bambine. Alessandra ha voluto studiare pianoforte, le bambine, dopo la scuola seguono corsi di difesa personale, un’attività per noi molto è importante. Per ora non sono riuscita a ritagliare momenti dedicati per ognuna delle mie figlie. Ma sogno di farlo. Comunque mi piace passare il maggior tempo possibile con loro e lo consiglio”.
L’ottimismo e il senso pratico
Mentre parla di sé e della famiglia, Dara trasmette energia e ottimismo. “Alle mamme di gemelli o che hanno anche altri bambini come me suggerisco di non abbattersi. I momenti difficili ci sono, ma abbiamo molte risorse e comunque non bisogna aver timore di chiedere aiuto. A me non è venuto naturale, ma se passava qualcuno, nonni o amici, a darmi una mano ero molto felice. E oggi alle mie tre bambine amo ripetere spesso: forza e coraggio!”.
Due gemelle monocoriali. Due bimbe cresciute per quasi sei mesi nella stessa placenta dentro il grembo della mamma. E venute al mondo in anticipo, minuscole e fortissime.
Gemelle monocoriali di sei anni
Dara ha trentotto anni, gli occhi che sorridono, un modo di parlare schietto e allegro. È mamma di due gemelle monocoriali che ora hanno sei anni, ma durante la gravidanza hanno condiviso la stessa placenta in due sacchi amniotici diversi. Azzurra e Aurora, capelli biondi e tratti delicati, sono arrivate in famiglia dopo una sorella più grande, Alessandra, che ha compiuto da poco dieci anni.
Tre coppie di gemelli nella famiglia della nonna
“Con mio marito Alessandro desideravamo un secondo figlio, ma mai avremmo pensato che ne arrivassero due”, racconta Dara. “Durante la prima ecografia la dottoressa mi ha detto che ero in attesa di due gemelli e sono rimasta sorpresa e un po’ turbata. Stessa reazione per mio marito appena lo ha saputo. Dopo però ho scoperto che nella famiglia di sua nonna c’erano state tre coppie di gemelli“.
Una gravidanza delicata
“L’attesa delle bimbe è stata molto impegnativa. Quando i gemelli crescono nella stessa placenta c’è il rischio della sindrome da trasfusione feto fetale (TTTS: twin to twin tranfusion syndrome). Ho fatto un monitoraggio continuo, flebo e visite. Tutte le settimane andavo all’ospedale di Palermo per i controlli”.
Il parto cesareo a trentatré settimane
A trentatré settimane si sono rotte le acque e ho partorito con il cesareo. Azzurra pensava un chilo e novecento grammi e Aurora un chilo e seicento. Le bimbe sono rimaste per un mese e mezzo in terapia intensiva.
Andavo a trovarle tutti i giorni in ospedale e per un mese intero mi sono tirata il latte. In questo periodo ci sono state anche altre complicazioni di salute. Ringrazio ancora i medici e la dottoressa Cacace dell’ospedale di Patti che mi sono stati vicini e mi hanno aiutato a superare i momenti difficili”.
A casa tre bimbe e tanta organizzazione
Una volta arrivata a casa, per Dara è cominciata una nuova vita con una bimba piccola da accudire e due gemelle neonate: si è organizzata con determinazione e tanto senso pratico. “Ho fatto quasi tutto da sola. Non ho avuto aiuti dalla famiglia o baby sitter e, per il mio carattere, non me la sentivo nemmeno di chiedere. Mio marito durante giorno è impegnato in palestra come istruttore di Ju Jitsu, l’arte marziale giapponese, e spesso alla sera era occupato con un altro lavoro”.
A due anni la scuola materna
“Le gemelle dormivano per molte ore di seguito e questo ha semplificato le mie giornate. Alessandra, di qualche anno più grande, ha accolto bene le sorelline e, se pure piccina, è stata molto collaborativa. Sino ai due anni ho tenuto le bimbe a casa poi le ho iscritte alla scuola materna.
Sono sempre riuscita uscire da sola con le tre bambine. Per potermi muovere in modo più agevole ed entrare dappertutto ho acquistato un passeggino, il Bugaboo, maneggevole e leggero, che facilitava tutti i miei spostamenti”.
Alle elementari nella stessa classe
Aurora e Azzurra frequentano la prima elementare e sono nella stessa classe. “Metterle insieme è stato naturale e anche le insegnanti sono d’accordo. Le bambine sono in banchi diversi e per ora questa scelta funziona. Con il tempo vedremo. Hanno caratteri diversi, ma non sono in competizione.
“Azzurra si comporta spesso da leader delle due ed è molto determinata. Aurora è più riservata e creativa, ma vanno d’accordo. Spesso si creano alleanze con una delle due e la sorella maggiore e quasi sempre è Aurora a farne le spese”.
Una vita piena, pochi momenti esclusivi
Dara ha una vita piena, un lavoro in uno studio medico, da poco gestisce una scuola materna paritaria e ha una laurea in Scienze sociali: le piace essere sempre occupata e provare nuove esperienze professionali.
I suoi impegni devono incastrarsi con quelli delle bambine. Alessandra ha voluto studiare pianoforte, le bambine, dopo la scuola seguono corsi di difesa personale, un’attività per noi molto è importante. Per ora non sono riuscita a ritagliare momenti dedicati per ognuna delle mie figlie. Ma sogno di farlo. Comunque mi piace passare il maggior tempo possibile con loro e lo consiglio”.
L’ottimismo e il senso pratico
Mentre parla di sé e della famiglia, Dara trasmette energia e ottimismo. “Alle mamme di gemelli o che hanno anche altri bambini come me suggerisco di non abbattersi. I momenti difficili ci sono, ma abbiamo molte risorse e comunque non bisogna aver timore di chiedere aiuto. A me non è venuto naturale, ma se passava qualcuno, nonni o amici, a darmi una mano ero molto felice. E oggi alle mie tre bambine amo ripetere spesso: forza e coraggio!”.
Pepite
La newsletter di Vedodoppio
Piccoli frammenti di vita quotidiana. Gemme nascoste e preziose che compaiono all’improvviso lungo il cammino. Barlumi che aprono nuove strade.
La newsletter Pepite è un luogo di riflessioni, ricordi, pensieri, esperienze che si incontrano. Ci sono spunti, qualche storia e, in regalo, il mio ebook Vedodoppio con le newsletter e gli articoli più letti. Puoi ascoltarla in versione audio o leggerla.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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