Mi regali una torta?
Ecco è giunto il momento. Ci ho pensato molto e sperato che la richiesta non arrivasse. O non così. Volevo anticiparla io. Avevo anche pensato di fare qualche corso rapido di pasticceria o di guardare qualche tutorial o leggere fra i milioni di ricette et voilà: ci riuscirò e sarà meravigliosa, soffice, buonissima. La torta.
Perché sono una mamma che, a parte rare volte, non prepara torte. Le mangio, le apprezzo, le compro. Ma, per ora, ne ho sfornate ben poche. Guardo ammirata le ciambelle della nonna profumate di vaniglia e cannella, i salami di cioccolato e le crostate di marmellata, fatte in casa naturalmente.
Per non parlare del capolavoro di cake design alla festa dell’amico del parco: una torta a forma di Millennium Falcon di Guerre Stellari, talmente perfetta da sembrare un giocattolo pronto all’uso. E va bene, i miei gemelli non ci faranno caso. Non me lo hanno mai chiesto e alle feste di compleanno, soprattutto lui, non sempre mangiano volentieri le fette di torta preparata per l’occasione. Preferiscono patatine e caramelle gommose piene di coloranti. O magari pizzette e focacce salate.
Per regalo torte per bambini fatte in casa dalla mamma
E invece no. C’è un’occasione importante per voi, gemelli, e siamo alle prese con la ricerca dei regali. Penso, sorella, per te un paio di orecchini (hai fatto i buchi nelle orecchie da poco), una collana con i ciondoli, una cassetta piena di pennarelli e un colour book, di quelli che adori, pieni di minuscoli petali, foglie, ali di uccellini, ghirigori microscopici da perderci la testa e da riempire con minuziosa pazienza.
La scelta arriva. Lei, camminando vicino a me, dice sorridente “Come regalo vorrei adottare un cane al canile. E poi… Mi piacerebbe una torta per bambini fatta in casa da te, ma devo vederti mentre la prepari. E, soprattutto, niente bustine pronte. Tutti ingredienti f-r-e-s-c-h-i”. Che colpo! Allora ci ha fatto caso. Allora si porterà dietro il ricordo di un’infanzia senza torte fatte in casa dalla mamma. Senso di colpa. Risposta: va bene, la prepariamo insieme. Così vedi che bontà ti preparerò.
Il fratello non commenta, si sbriga in fretta. “A me le torte non piacciono. Per regalo vorrei un videogioco per la playstescion e quattro, sì proprio quattro, katane di legno, le spade dei samurai e dei ninja, versione giocattolo”. A che ti servono quattro katane? Per difenderti? Per imparare a volteggiarle come nei film che guardi di continuo? “Mi piacciono”. Allora, affare fatto. E vada per le katane. Almeno tu, tesoro, per ora non hai il trauma della torta.
Rimani insieme a noi. Iscriviti alla newsletter!
La newsletter racconta storie di vita e il meglio delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono consigli e novità. Sempre, spunti e idee da condividere. Di solito, la invio una volta al mese.
Iscrivendoti accetti le condizioni sul trattamento dei dati personali
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
No Comments