I racconti dei nonni e la costruzione dell’identità
Nonni e nipoti adolescenti. “Mi racconti di quando tuo nonno Ciccio ha visto per la prima volta la televisione?”, “e quanti soldi chiedeva per dare passaggi con il suo carretto?”. “Voi mi spiegate come posso inviare un messaggio vocale alla mia amica?”. Scambio di battute tra una nonna e due nipoti (i miei figli) adolescenti. Tra chi ha già visto una parte della storia e chi sta per scrivere la sua.
Tra pochi giorni c’è la festa dei nonni. L’occasione nel calendario è ufficiale, il ruolo che i nonni svolgono per molte famiglie insostituibile e irrinunciabile. Loro sono l’amore, la disponibilità, il perno solido per chi deve giostrarsi fra lavoro, casa, bambini piccoli, accudimento, accompagnamenti all’asilo e a scuola, in palestra, al parco. Aghi della bilancia per nuclei familiari in cerca costante di un equilibrio.
Nonni e nipoti adolescenti
C’è chi ha la fortuna di avere i nonni vicino. Chi li vede solo ogni tanto. Chi non li ha conosciuti, ma ne ha sentito parlare. Chi, come me, oltre ai suoi ha incontrato una persona speciale lungo il cammino diventata una nonna adottiva.
Ma oltre la festa, le proposte di lavoretti e regali dedicati, c’è qualcos’altro. Per i nipoti (piccoli e adolescenti) i nonni rappresentano quel pezzo in più, sono espressione di saperi tramandati, esperienza e affetto, stabilità e pazienza, comprensione e complicità.
Un legame forte e benefico
Un legame forte e benefico che ha dentro di sé un’essenza pregiata. Perché i nonni sono i custodi della memoria, il ricordo di momenti e luoghi che non ci sono più.
Per gli adolescenti, i nonni sono il contatto con un prima che appartiene anche a loro, i testimoni di giorni che non hanno vissuto, il tramite per affondare meglio nel terreno le loro giovani radici.
La storia della famiglia
Mia madre ha ripetuto per anni a noi figli decine di aneddoti familiari, proverbi popolari e modi di dire. Un bagaglio che le viene da origini sparse in tutta Italia e da una famiglia numerosa che per decenni ha cambiato case e regioni, attraversando una guerra e vari mari.
Ai nipoti ha raccontato più volte del suo avo (trisnonno?) garibaldino. Un ragazzo coraggioso che aveva portato sulle spalle Anita, la moglie di Garibaldi in una delle tante imprese eroiche. Mia madre assicura che è proprio vero, noi abbiamo solo la prova del racconto. Però i contorni di questa avventura hanno nutrito per bene la fantasia di mio figlio, fiero di spiegare a maestra e compagni della scuola elementare chi fosse Garibaldi.
La memoria, un patrimonio in eredità
La memoria dei nonni per i nipoti è un patrimonio in eredità. Una ricchezza che li aiuta a definire meglio la scoperta di sé. Un tassello prezioso per la costruzione dell’identità e dell’appartenenza.
Qualche giorno fa, tornando da scuola, mia figlia mi diceva “ho raccontato alla mia amica Marghe che vengo da una famiglia di musicisti” (!). Le è bastato sentire che gli antenati della nonna paterna erano cantanti lirici e più di cento anni fa avevano attraversato l’oceano e tante difficoltà per andare a esibirsi nei teatri americani.
L’invito ad ascoltarli
Allora, che la festa del 2 ottobre sia per i nipoti un’occasione per ascoltare i nonni, fare domande, stimolare ricordi, emozioni anche quando il desiderio di tornare ai video di you tube è più forte, quando c’è da rispondere ai messaggi di Whatsapp, quando chiamano la play station e gli episodi delle serie tv.
Certi racconti e frammenti di vita si scolpiscono nella mente e nel cuore, sono a prova di black out digitale e impediscono al tempo di passare veloce, senza lasciare tracce.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Anna Maria Ferrettti
19 Ottobre 2018 at 20:04Ho letto il pezzo sulla festa dei nonni per me è molto bello e mi fa ricordare con molto piacere, i racconti che mi faceva mio nonno paterno siciliano ,.che parlava solo in dialetto, ed io lo ascoltavo con molto piacere
Roberta Chessa
21 Ottobre 2018 at 12:36Cara Annamaria, grazie. Come hai letto penso anch’io che i racconti dei nonni siano un’eredità preziosa da ascoltare con attenzione e passione.
CHESSA MARIO
22 Ottobre 2018 at 11:59Cara Roberta ,grazie per aver risposto al mio commento. Continuerò a leggere i tuoi pezzi .