Noi e i semi della personalità dei bambini
Quando si forma la personalità dei bambini? È la domanda delle domande e per rispondere ci vuole un po’. Me lo chiedo e richiedo da mamma di gemelli che, pur crescendo assieme, stessa famiglia, stessa educazione, mostrano caratteri e personalità ben diverse.
Dai modi di reagire agli stessi fatti della vita all’approccio allo studio, dai gusti nel cibo a quelli nell’abbigliamento. Allora, pensando e leggendo qua e là, ho trovato un articolo del mensile Mind dal titolo Il bambino che è in noi che mi ha dato molti spunti di riflessione interessanti.
Quando si forma la personalità dei bambini
Intanto c’è il quesito: cos’è che rende unica ogni persona? Secondo quanto scritto nell’articolo da Grégory Michel, professore all’università di Bordeaux, i geni sono responsabili, almeno in parte. I bambini cominciano a mostrare la personalità (o meglio, il temperamento) a partire dai sei mesi. Sono attivi, rispondono agli stimoli, cercano o sfuggono le novità, hanno cicli biologici più o meno regolari. Poi la personalità di ciascuno è plasmata da ciò che impara, dalla cultura, dalle regole sociali e dalle relazioni con le altre persone.
E sia l’infanzia che l’adolescenza hanno una importanza particolare. In queste due fasi della vita avviene una maturazione del cervello e si fanno tante esperienze che pian piano strutturano la personalità.
L’importanza dell’ambiente familiare
L’ambiente familiare è determinante per creare autostima e fiducia in sé. Secondo Diana Baumarind, psicologa dell’università di Berkeley, l’autostima può essere spiegata da quattro tipi di comportamenti che noi genitori teniamo verso i figli. Ovvero: se creiamo un ambiente attento e caloroso, se mettiamo in pratica una disciplina ferma e coerente, se mettiamo in atto comportamenti per renderli più maturi e autodisciplinati e se instauriamo con loro una buona comunicazione. Tessere semplici quasi scontate della quotidianità, ma indispensabili per aumentare l’autostima dei figli.
I genitori stimolano l’immaginazione e gli interessi
I nostri piccoli hanno un carattere rigoroso e organizzato? Sono aperti alle esperienze nuove e originali? Entrambe le caratteristiche sembrano legate alle relazioni fra genitori e figli durante l’infanzia. Secondo Neal Halfon, psicologo dell’Università della California, i bambini diventano più coscienziosi e aperti se il papà e la mamma fanno attività insieme a loro, regalano libri o li portano a visitare i musei.
Perché così si stimolano le idee e l’immaginazione, l’interesse per l’arte e le idee, si incoraggiano l’autodisciplina e il senso di organizzazione. Certo, ricordano i ricercatori, contano tanto anche il temperamento e i geni.
Determinante la fiducia di mamma e papà
Secondo uno studio fatto su oltre seimila bambini, se dedichiamo cure e attenzione, leggiamo libri assieme ai bambini, li sensibilizziamo verso la lingua e anche la logica ci sono maggiori probabilità di favorire in loro passione e risultati eccellenti sia nelle materie letterarie che in matematica.
I ricercatori, insomma, dimostrano ancora una volta che che la fiducia che nutriamo verso i figli è un fattore di successo in tutti gli ambiti, compresa la scuola.
Ansia se i genitori sono iperprotettivi
Capita, a volte, che la personalità dei bambini sia ansiosa, impulsiva e anche aggressiva. Quando si è formata la personalità del bambino? Cosa è successo nei primi anni di vita? Secondo gli studiosi c’è una sensibilità genetica, ma anche l’influenza dell’ambiente familiare. I bambini sono più vulnerabili ai disturbi di ansia quando ne soffrono i genitori al punto che adottano atteggiamenti iperprotettivi e di controllo eccessivo che impediscono loro di affrontare con serenità il mondo esterno.
Dagli studi emerge comunque che il rapporto tra i genitori e i figli si esercita in entrambi i sensi. Gli atteggiamenti educativi modellano il comportamento del bambino, ma sono anche influenzati dal suo temperamento.
Le amicizie e l’amore
In conclusione? I fattori che fanno evolvere la personalità sono tanti e non solo nella prima infanzia. Nell’adolescenza, oltre ai genitori, le amicizie giocano un ruolo importante. I ragazzi si avvicinano a compagni con cui condividono attività, valori e interessi, ma pure alcune caratteristiche del carattere. I ragazzi più impulsivi tendono a fare gruppo con quelli simili a loro.
E poi c’è l’amore che modella la personalità. Secondo uno studio dell’università di Berlino i ragazzi che hanno una relazione amorosa durante l’adolescenza mostrerebbero una buona stabilità emotiva. Attenzione però perché l’influenza si esercita in entrambi i sensi. I giovani più estroversi hanno più possibilità di sedurre un partner, allo stesso modo l’inizio di una relazione stabilizza e aiuta a uscire da se stessi e a essere più spigliati e disinvolti.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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