Questionario di Proust: le risposte di un adolescente
Il questionario di Proust per ragazzi. Ricordate il famoso elenco di domande? Un gioco, un’ intervista veloce, ma anche un modo di conoscere meglio stati d’animo e gusti dell’altro. Ho provato a rivolgerlo a un adolescente. Tra desideri, battute sincere e stupore perché, anche se i quesiti sembrano semplici, rispondere a caldo crea qualche esitazione.
Questionario di Proust per ragazzi
Il questionario era in voga già nell’Ottocento come gioco di società per ragazzi, quando Marcel Proust non era ancora nato. Porta il suo nome perché, quando lo scrittore era adolescente, gli era stato spedito da un’amica tredicenne, la contessina Faure, con l’invito a rispondere per iscritto. A Proust era piaciuto così tanto che a vent’anni ha riformulato le domande aggiungendoci anche le sue risposte.
Mio figlio è un adolescente di quasi tredici anni, e sin da piccolo ha la passione per i film, le serie tv e tutto quello che sa di Giappone.
Vuoi fare una piccola intervista? Sì, certo. Ho modificato qualche domanda per adattarle meglio alla sua età. Ecco le sue risposte al più famoso dei questionari.
Il tratto principale del tuo carattere?
Sono un po’ irrequieto.
Qual è la qualità che apprezzi in una ragazza?
Che sia simpatica e non dica parolacce.
E in un ragazzo?
Quando è gentile e educato con tutti.
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Quando sono disponibili.
Il tuo principale difetto?
Forse a volte parlo troppo di me.
La tua occupazione preferita?
Guardare le serie televisive.
Cosa sogni per la tua felicità?
Un viaggio in Giappone con la famiglia.
Cosa non capisci degli adulti?
A volte si comportano come se non fossero mai stati bambini.
Cosa vorresti essere?
Un personaggio famoso: così comincerei a guadagnare e diventare autonomo.
In quale paese vorresti vivere?
Negli Stati Uniti perché sono ambientate lì le serie televisive che guardo.
Il tuo colore preferito?
Preferisco i colori scuri: blu o anche nero.
Il tuo fiore preferito?
La rosa nera, un fiore che esiste in natura e nasce in Turchia.
Il tuo piatto preferito?
La pasta alla carbonara o le lasagne fatte dalla nonna.
I tuoi scrittori preferiti?
Jules Verne perché mi piace molto Ventimila leghe sotto i mari e Masashi Kishimoto, il fumettista che ha creato il manga Naruto.
Qual è la tua serie preferita?
Grimm. Parla di un poliziotto di Portland, Nick Burkhardt, che vede il lato oscuro delle persone che lo circondano.
Chi sono i tuoi eroi?
Deardevil, un supereroe che combatte le ingiustizie nel quartiere di Hell’s kitchen a New York e Arrow, un vigilante cieco che ha sviluppato un super udito.
Quali sono le tue eroine?
Black canary, una super eroina che ha la capacità di emettere onde sonore potentissime.
Il tuo musicista preferito
Michael Jackson, il cantante norvegese Pellek, I Queen da quando ho visto il film Bohemian Rapsody.
Il tuo pittore preferito
Michelangelo. Oltre a essere uno scultore, ha dipinto quadri bellissimi.
Il tuo animale preferito?
Il gatto perché è discreto e sa stare anche da solo.
Se potessi modificare qualcosa nel tuo fisico cosa cambieresti?
Le spalle: le vorrei più larghe.
I tuoi nomi preferiti?
Elizabeth per una femmina e Emanuele per un maschio.
Una cosa che proprio non ti piace?
Le persone che si sentono superiori alle altre e il pesce cotto.
Di cosa vorresti avere sempre una scorta?
Di Sprite e hamburger di Mc Donald.
L’impresa storica che ammiri di più?
Quando l’uomo è andato per la prima volta sulla luna.
Un dono che vorresti avere?
Un super udito per poter sentire tutto.
Qual è il tuo sport preferito?
La scherma.
Come ti senti in questo momento?
Curioso di vedere quello che succede.
Cosa è faticoso per te?
Ammettere di non avere ragione.
Qual è il tuo motto?
Cercare di essere preparato a tutto, anche alle cose che non mi piacciono.
Rimani assieme a noi. Iscriviti alla newsletter!
La newsletter racconta storie di vita e il meglio delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono consigli e novità. Sempre, spunti e idee da condividere. Di solito, la invio una volta al mese.
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
No Comments