Cosa si aspettano dal domani
Giovani e futuro. Sognano, sono concreti, hanno le idee chiare. Il domani sarà digitale, più attento al pianeta, ai bisogni di ciascuno e alle energie rinnovabili. I social network saranno tutti cambiati, magari ognuno avrà il suo.
Giovani e futuro. Una ricerca li racconta
Chi come me ha figli adolescenti, due gemelli di quindici anni, mondi e immaginari da esplorare sono il presente. Ognuno a modo suo, lo sguardo sul futuro, sui cambiamenti che avverranno, le fantasie scombinate, energia e anche ottimismo. E cosa i giovani si aspettano dal domani lo racconta la ricerca “Next gen 2030” di Bnp Paribas Cardif. Mille ragazzi intervistati, metà maschi e metà femmine su lavoro, sanità, istruzione, ambiente. Per ogni area due parti di domande: “quello che ti aspetti succeda da oggi al 2030” e “quello che vorresti accadesse; prospettive concrete e desideri”.
Il lavoro: flessibile e su misura
I ragazzi sono convinti che il lavoro sarà il campo dove avverranno i maggiori cambiamenti grazie alle nuove tecnologie. Nel 2030 immaginano pc intelligenti, assistenti vocali e sistemi che monitorano la salute e il benessere di chi lavora mentre lo smartworking sarà alternato con la presenza in ufficio. Il digitale porterà a un orario di lavoro ridotto: per quasi la metà degli intervistati diventerà di cinque ore al giorno. In fondo, a differenza dei loro genitori, sanno bene che una occupazione che rispetta i ritmi personali consente di esprimersi meglio, perciò vogliono costruirsi in percorso su misura. È importante seguire un interesse, ma anche trovarsi bene nell’ ambiente di lavoro.
La scuola: più vicina alla realtà
Due anni di pandemia hanno messo i ragazzi alla prova tra la didattica a distanza, l’isolamento, la lontananza fisica per lunghi periodi da amici e compagni. Per il 2030 la parola d’ordine è una scuola più vicina alla realtà. I giovani vorrebbero costruirsi un piano di studi personalizzato, chiedono le lezioni in presenza, ma anche la possibilità di seguirle da casa. Gli edifici, molti dei quali oggi sono vecchi e non più adeguati alle loro esigenze, li immaginano come i campus e, soprattutto, con molti spazi per avere scambi e amicizie. Desiderano anche relazioni più strette con le aziende del territorio in cui vivono e materie diverse da quelle che si studiano ora.
Gli stili di vita più inclusivi
Secondo i ragazzi oggi esistono troppe definizioni e categorie, ma vedono il 2030 senza stereotipi, con meno discriminazioni sull’orientamento sessuale e un concetto di genere più inclusivo. ll concetto di uomini e donne sarà riduttivo e sarà superato il body shaming (i commenti offensivi sull’aspetto fisico). Anzi, per il trenta per cento dei giovani interpellati l’aspetto fisico non sarà più fondamentale nelle relazioni sociali e una donna presidenza della Repubblica o del Consiglio rappresenterà la normalità.
I social che usiamo oggi? Non esisteranno più e saranno sostituiti da altri, ma c’è anche chi crede che ognuno avrà il suo social, impostato come desidera da condividere con gli amici.
L’ambiente e un mondo più verde
Il sogno di tutti è un mondo più verde e rispettoso dell’ambiente. I ragazzi si aspettano che nel 2030 ci saranno nuovi strumenti e nuove tecniche per riciclare i prodotti e i rifiuti, anche se la tecnologia da sola non basta a migliorare la qualità della vita. Le città saranno più inclusive e ci saranno più servizi per gli anziani, le mamme con bambini piccoli e le persone con disabilità. Fra i giovani e il futuro ci sono però anche le paure . Alcuni temono il peggioramento del riscaldamento globale e dell’inquinamento del nostro pianeta. Altri l’arrivo di nuove pandemie. Vissuta una, è un pericolo meno difficile da immaginare.
La casa e le energie rinnovabili
Secondo i ragazzi le case diventeranno tecnologiche grazie alla domotica che sarà installata in tutte le abitazioni. Ci saranno purificatori d’aria e sistemi per ridurre il rumore e tutta la vita che si svolgerà all’interno sarà alimentata da energie rinnovabili. Le tv saranno più grandi e sottili da stendere sul muro per proiettare le immagini. Il cinema pensano che cederà il passo alla televisione on demand.
Il progresso tecnologico è un’opportunità, ma può presentare rischi. Come il furto dell’identità digitale, ma anche quelli provocati dal cattivo funzionamento della guida autonoma. E c’è un sogno di ricorrente: un incontro fra una società tecnologica e insieme a misura d’uomo. Per tutti, tanta voglia di umanesimo,
Rimani insieme a noi. Iscriviti alla newsletter!
La newsletter racconta storie di vita e un po’ delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono spunti, idee da condividere e, in regalo, il mio ebook Vedodoppio. Di solito, la invio una volta al mese.
Iscrivendoti accetti le condizioni sul trattamento dei dati personali
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
No Comments