Attesa del Natale con i bambini

L’attesa del Natale e la sorpresa

L’attesa del Natale con i bambini. Il conto alla rovescia è cominciato. Sia per chi, come i più piccoli, non vede l’ora di scartare i regali sotto l’albero, sia per chi, come molti adulti, si divide fra la corsa ai regali e il desiderio che certi momenti passino in fretta.  Perché le feste e il Natale danno a tutti emozioni diverse.

 

Giornate di attesa da valorizzare

Per i bambini c’è la sensazione frizzantina che sta per arrivare qualcosa di bello. Che quel signore con la barba e i baffi bianchi ha letto tutte le lettere che gli hanno spedito o ha ascoltato desideri espressi o sussurrati e certo arriverà carico regali. Intanto, i  genitori e anche nonni e zii segnano, cercano, scelgono, incartano pacchi presi dal desiderio di accontentare ogni pensiero e ogni richiesta di figli e nipoti. 

 

La scelta dei regali per i più piccoli

Nei giorni che precedono la festa,  è importante aiutare i bambini a costruire i pensieri sull’attesa, su che regali porterà Babbo Natale, e rispondere a certe: e se Babbo Natale non mi porta tutti i regali cosa succede? 

“Per i bambini più piccoli dall’ultimo anno del nido alla scuola dell’infanzia, se è possibile, è bene  accogliere una o due fra le loro richieste”, suggerisce Marta Bruzzone, pedagogista, consulente, autrice con la sorella Sara del blog Mammechefatica!

 

Libri, esperienze e tempo insieme

 “Si può aggiungere alla lista dei doni anche un libro con immagini o, per i piccoli, un libro tattile e poi un’esperienza da fare insieme alla famiglia. La visita a un museo adatto a bambini e ragazzi, un fine settimana fuori casa o una giornata in un parco a tema”, continua Marta Bruzzone.

“Nella conta dei doni ci sono dei regali materiali e altri che rappresentano un invito per la famiglia a passare del tempo insieme. Occorre far passare l’idea che il Natale è anche un momento per condividere in famiglia svaghi e momenti di serenità“.   

 

Puntare sulla sorpresa

Ai genitori, nell’attesa del Natale con i bambini, il compito di riempire e valorizzare i giorni che lo precedono e di custodire l’incantesimo di quei momenti. “È bello fare con i bambini  i riti magici di questo periodo come scrivere la lettera a Babbo Natale, addobbare l’albero, preparare il presepe, il latte per le renne e i dolci tipici. Suggerisco di puntare sul fatto che sarà tutta una sorpresa: aspettiamo il venticinque, scartiamo i regali e scopriamo quali doni sono arrivati”, prosegue Marta Bruzzone. 

 

Preparare i bambini ad accettare ciò che viene regalato

“Nel frattempo, si possono preparare i bambini ad accettare i regali che arriveranno e al fatto che, magari, non ci sarà proprio tutto quello che avevano chiesto. Proprio il Natale può essere un’opportunità per dare il messaggio che non si può volere e ottenere tutto e subito“, commenta ancora Marta Bruzzone. “Sono passi educativi da fare proprio in funzione del diventare grandi. Se mancano, durante l’adolescenza sarà più difficile crescere insieme agli altri e condividere uno spirito comunitario. Per questo, attraverso il Natale si può recuperare la capacità di desiderare e di attendere“. 

 

I momenti di gioco da condividere

“Il Natale deve servire come spunto di riflessione per noi adulti su come essere delle figure educanti migliori, sempre più competenti in grado di dare dei limiti quando servono,  ma anche di valorizzare il piacere delle cose semplici come stare insieme e poter giocare insieme”, conclude la pedagogista Marta Bruzzone. “Il gioco in sé non ha lo stesso valore di quello fatto con la  mamma e il papà o a chi è lì in quel momento. Comunica emozioni e pensieri che si portano dentro e si custodiscono quando si diventa grandi”. 

Pepite

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