Crescere i gemelli:istruzioni per l'uso. Piccola guida

Crescere i gemelli: istruzioni per l’uso

Crescere  i gemelli: istruzioni per l’uso. Anche per chi come me è madre e ne ha cresciuto due, maschio e femmina, le curiosità e il fascino verso chi nasce in coppia sono tante. Così come la ricerca di suggerimenti per chi si trova tra le braccia  due neonati e non sa bene da che parte cominciare.

 

Gioia e fatica

L’avventura di ritrovarsi con due bimbi nati assieme è esaltante e faticosa. Avere due neonati, a volte anche tre, è un’esperienza che regala momenti di incanto felice, ma anche di stanchezza e impegno che in certe giornate  sembra senza fine. Le mamme di gemelli, anche quelle che ho intervistato un questo blog, sono tutte d’accordo. Crescere due bimbi nati insieme è un po’ diverso dall’avere due figli, anche molto vicini di età. C’è un’alchimia, mista di emozioni e prove,  che rende unica la maternità doppia. Ma cominciamo dal principio. 

 

Gravidanza gemellare

Le gravidanze gemellari, anche se all’apparenza possono sembrare simili, sono delicate e diverse fra loro. Ci sono due nuove vite e possono essere definite in modo scientifico a seconda delle caratteristiche messe in evidenza dall’ ecografia e dagli altri esami che si fanno prima della nascita.
Intanto, è importante distinguere se la gravidanza gemellare è bicoriale o monocoriale perché la gestione dell’attesa del parto è differente. 

La gravidanza è bicoriale biamniotica se ogni gemello cresce nella sua placenta e nel suo sacco amniotico. È la gravidanza gemellare più frequente e avviene quando due ovuli separati vengono fecondati da due spermatozoi diversi: ogni gemello ha il suo patrimonio genetico. In questo tipo di gravidanza gemellare si parla di gemelli non identici ed è possibile che nascano due maschi, due femmine o un maschio e una femmina.
La gravidanza è monocoriale quando un ovulo viene fecondato da un solo spermatozoo, ma si divide in due zigoti distinti, da cui si formano due embrioni separati che danno vita a gemelli identici, con stesso sesso e tratti fisici: spesso si somigliano così tanto che è difficile distinguerli.
Nella gravidanza gemellare monocoriale i gemelli condividono la stessa placenta. Possono essere contenuti in due sacchi amniotici separati o, raramente, nello stesso sacco.

La gravidanza monocoriale biamniotica ha una frequenza di circa uno su quattrocento parti. I rischi e le possibili complicazioni di questa gravidanza sono maggiori rispetto a quella bicoriale e la mamma deve essere seguita da un attento monitoraggio con ecografie frequenti.
La gravidanza monocoriale monoamniotica è molto più rara e si verifica quando i gemelli condividono la stessa placenta e lo stesso sacco amniotico
 e presenta un rischio di complicazioni per i feti molto alto. 

 

Gemelli monozigoti ed eterozigoti

I gemelli monozigoti vengono chiamati anche monoovulari, monocoriali o omozigoti. Sono uguali nell’aspetto fisico e molto spesso possono essere scambiati l’uno per l’altro. Si formano quando una cellula uovo viene fecondata da uno spermatozoo.
Se l’ovulo si divide poco dopo la fecondazione, ogni gemello ha la sua placenta e un sacco amniotico. Se invece la divisione avviene da quattro a sette giorni dopo la fecondazione, i gemelli condividono la placenta, hanno lo stesso patrimonio genetico e lo stesso sesso.
I gemelli eterozigoti sono chiamati anche bicoriali, biovulari, bizigoti, dizigoti. Si formano quando due spermatozoi diversi fecondano due diverse cellule uovo. Si somigliano come normali fratelli e possono essere due femmine, due maschi oppure anche un maschio e una femmina e non condividono il patrimonio genetico.
Le gravidanze di gemelli eterozigoti sono le più comuni:  circa i due terzi delle gravidanze gemellari. Negli ultimi anni il numero di gemelli eterozigoti è aumentato anche per le cure ormonali per l’infertilità che portano alla maturazione di più ovuli. Nei casi di procreazione assistita spesso vengono impiantati più ovuli fecondati.

 

Gemelli maschio e femmina

Può capitare, come nella mia storia , che i gemelli eterozigoti siano maschio e femmina. Sono come fratelli, ma uniti da un legame particolare che comincia dall’aver condiviso stretti e vicini tutto il periodo della gravidanza.
Per il concepimento della coppia di gemelli maschio e femmina ci sono le stesse probabilità che per gli altri gemelli eterozigoti: anche in questo caso due cellule uovo vengono fecondate da due diversi spermatozoi.
Anche se condividono spazi, tempo e attenzioni della mamma e del papà con una bimba e un bimbo viene più naturale evitare che vengano indicati e identificati come un’entità unica. E lo sviluppo di un’ identità e di una personalità autonoma all’interno della coppia è facilitato dal fatto che i bimbi sono di sesso diverso.
A volte, uno dei gemelli della coppia ha una personalità dominante e per questa ragione in molte scuole materne ed elementari insegnanti e pedagogisti consigliano di iscrivere e far frequentare ai gemelli classi separate. Una decisione da valutare caso per caso in base al momento e al carattere dei gemelli.

 

Gemelli monocoriali

I gemelli monocoriali rappresentano circa il venti per cento delle gravidanze gemellari. Condividono la stessa placenta, oltre che il sesso e il patrimonio genetico.
I gemelli monocoriali biamniotici (ognuno ha il suo sacco amniotico) possono correre rischi durante la gravidanza.  Per questo è necessario un monitoraggio attento per controllare il liquido amniotico e la crescita.

Le complicanze, ostetriche e fetali,  vanno dal parto prematuro alla Sindrome da Trasfusione feto-fetale (Twin to twin transfusion syndrome-TTTS). La sindrome da trasfusione feto-fetale è un evento che capita nel quindici per cento dei casi, ma può mettere in pericolo la vita dei gemelli.

In questo caso accade che il rapporto tra placenta unica e i gemelli si sbilanci: si crea un passaggio del sangue non corretto tra un gemello, detto donatore, e l’altro chiamato ricevente. Può succedere che il donatore non cresca bene e il ricevente abbia problemi per l’eccessivo apporto di sangue. Se si rilevano i segnali di questa sindrome, a seconda della gravità della situazione, sono necessario un monitoraggio ecografico costante e controlli ravvicinati del liquido amniotico per verificare la crescita dei piccoli.
I gemelli monocoriali monoamniotici condividono la stessa placenta e lo stesso sacco amniotico. I feti in questo tipo di gravidanza ( una su cento delle gravidanze monocoriali) vanno incontro a complicazioni e rischi molto alti.

 

Il legame tra gemelli

Dividere il grembo della mamma, gli stessi spazi e le diverse fasi della crescita porta a una condivisione emotiva e delle relazioni che rafforza e consolida in modo particolare il legame tra fratelli gemelli.
Spesso si dice che tra i gemelli ci sia una sorta di telepatia e quasi si leggano nel pensiero. È una delle curiosità più ricorrenti e anche una delle domande che mi sono state rivolte più spesso.
È vero che esiste tra i gemelli una profonda connessione che nasce già quando sono nella pancia della mamma e si sviluppa quando crescono grazie alla alla relazione che viene esercitata di preferenza con la sorella o il fratello con cui si divide il tempo sin dai primissimi giorni di vita.
Gli psicologi dello sviluppo hanno studiato a lungo le coppie di gemelli e dall’osservazione è emerso che le competenze nelle relazioni sono molto sofisticate, sin da piccolissimi.

Ritrovarsi in due ancor prima della nascita vuol dire imparare a relazionarsi sia con la mamma e il papà che con una sorella o un fratello con gli stessi bisogni e saper dividere le attenzioni dei genitori. E nello stesso tempo scambiare con il gemello conforto, sicurezza e stimoli. 

Con la crescita lo sviluppo e l’affermazione delle individualità dei gemelli modellano il rapporto, ma il legame rimane quasi sempre forte e insostituibile.

 

I giochi

Quando i miei due gemelli, bimbo e bimba, erano piccoli per i giochi non c’erano, né macchinine né bambole da vestire e pettinare. Preferivano stropicciare un peluche tirandogli le gambe, riempire fogli di disegni, fare pallottole di farina, scatenarsi a ballare come i gatti del musical Cats.
Una ricerca continua l’uno dell’altra e una dimensione di gioco unica, creata senza andare a pescare nelle ceste oggetti da maschio o da femmina. Un divertimento modellato da loro e per loro, in una dimensione intima.
Di solito i gemelli sono sintonizzati sul fratello o sulla sorella, dividono gran parte del tempo quindi giocano tanto insieme. In due si pensa meglio, si inventa meglio e si è più creativi per cui anche i giochi molte volte sono originali.
Può essere però molto utile fargli passare del tempo con altri bambini: così si abituano alle differenze di comportamento e sperimentano altre relazioni.
Quando i gemelli crescono, sviluppano gusti e preferenze individuali e apprezzano giochi e giocattoli pensati per ognuno di loro. Attraverso il gioco passa anche la costruzione dell’identità e della personalità di ognuno dei gemelli, soprattutto quando sono dello stesso sesso.
Poter dire questo è mio è un’estensione dell’identità che la rafforza e ne definisce i confini. Meglio che in casa ci siano i giochi di ogni figlio e anche quelli in comune, come le costruzioni o quelli in scatola che insegnano a giocare insieme, rispettando le regole e i turni.
E i regali? Se i gemelli ricevono giochi identici è sempre utile etichettarli con l’iniziale o con un simbolo che indica a chi appartiene. Così si sviluppa il senso di responsabilità di ognuno
e il rispetto per le proprie cose e per quelle dell’altro.

È molto importante avere anche uno spazio personale per  far tenere a ciascuno i propri oggetti. Quando invece gli zii  o qualche amico regalano un solo giocattolo per tutt’e due, di solito nessuno dei due è contento, a meno che non si tratti di  un gioco fatto apposta per essere condiviso. 

Pepite

La newsletter di Vedodoppio

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