Bullismo, un pronto soccorso per la famiglia
Il bullismo e un’associazione che aiuta la famiglia. Capita di sentirsi dire: “mamma, a scuola c’è quel bambino che mi dà sempre fastidio”. “In questi giorni mi prendono sempre in giro e io mi sento triste”. “Mi hanno fatto lo sgambetto nelle scale vicino alla classe” .”Certi compagni di ridono perché dicono che i miei vestiti sono brutti”. Bullismo? Forse. Prepotenze fra pari, di sicuro.
Finora magari non ci abbiamo mai pensato. Ma può capitare che nostra figlia o nostro figlio si sia trovato in una di queste situazioni. Sia bersaglio di aggressioni e prese in giro da parte dei coetanei. Certo, abbiamo sentito queste storie nei racconti delle vite degli altri, le abbiamo lette nei libri, viste e ascoltate nei programmi della televisione, nelle conferenze a scuola su cause e rimedi del bullismo. Eppure quando la questione ci sfiora, il bullismo si presenta con gesti e prepotenze che hanno un nome e anche un volto, è diverso.
Bullismo un’associazione che aiuta la famiglia
Adesso cosa faccio? Parlo con gli insegnanti? Affronto questi ragazzi? Oppure dico a mio figlio “restituisci sgarbo e sgambetto” O, ancora, “ignora i prepotenti e cerca di essere più tu più forte”. Tanti pensieri. Tutti o almeno uno di sicuro ci sono venuti in mente.
Per me, mamma di due gemelli preadolescenti che col bullismo possono avere a che fare, sono domande inevitabili. Ma ho trovato anche risposte rassicuranti per noi genitori all’associazione Difesa in famiglia. Qui c’è un gruppo di professioniste, dall’avvocato alla psicologa, dalla mediatrice alla counselor, che hanno unito passione e competenze per dare vita a un pronto soccorso per la famiglia da contattare se siamo in crisi o disorientati.
Capire le cause e come difendersi
“L’idea della nostra associazione nasce proprio dall’idea di sorreggere la famiglia nei momenti di difficoltà“, spiega Flavia Galli, avvocato e responsabile del progetto. Siamo presenti anche in tante situazioni, dalle separazioni alla perdita del lavoro, dai figli adolescenti ai genitori anziani, che scombussolano l’equilibrio e la normale vita familiare”.
“Accogliamo i genitori e anche i figli e li aiutiamo a capire quali sono le cause del bullismo e come ci si può difendere, valutando quali sono i comportamenti più adatti al caso di ognuno. Si fa chiarezza sul problema: si parla tanto di bullismo, ma è importante sapere bene di cosa si tratta”. È una forma di violenza verbale o fisica che viene messa in atto da una o più persone nei confronti di un’altra, più debole, che non riesce a difendersi. “Perché possiamo parlare di bullismo, aggiunge l’avvocato, “non basta un singolo episodio di offese, di derisione o di violenza, ma questi comportamenti devono essere ripetuti nel tempo“.
Si possono avere sino a tre incontri gratuiti
“Chi si rivolge all’associazione Difesa in famiglia ha la possibilità di fissare sino a tre incontri gratuiti“, aggiunge Flavia Galli. “Già durante la prima chiacchierata cerchiamo di definire meglio il problema da risolvere e a individuare il tipo di aiuto di cui si ha bisogno. Spieghiamo anche tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione. Se non si riesce a trovare una soluzione immediata, indirizziamo le famiglie allo specialista più indicato”.
Prevenzione e informazione
Prevenzione e informazione sono alla base del lavoro del gruppo di esperte. “Sul tema dei bulli e del bullismo sensibilizziamo e facciamo chiarezza organizzando incontri e cicli di conferenze in scuole, biblioteche e altri spazi comuni”, spiega Valeria Locati, psicologa e psicoterapeuta della famiglia, che fa parte del team dell’associazione. “A volte i genitori non si accorgono del problema oppure non riescono a metterlo bene a fuoco: da qui la difficoltà di risolverlo”.
Mettersi in ascolto dei figli
È certo, come raccomanda la psicologa, che per affrontare il problema del bullismo bisogna mettersi in ascolto dei figli e delle loro emozioni. E cercare sempre il dialogo. Perché noi genitori, come ho già scritto in questo blog, possiamo educarli a non essere indifferenti e ad avere stima di sé. Cogliere segnali, sguardi e disagi negli episodi microscopici e quotidiani. ” Possiamo guidare i genitori a capire se i figli vivono situazioni che li mettono a disagio”, precisa ancora la psicologa Valeria Locati. “Troppi mal di pancia, cambi di umore sono la spia di qualcosa che non va: i ragazzi, di solito, non fingono”.
Cosa possono fare i genitori se i figli si trovano a vivere episodi di bullismo? Qualche consiglio pratico? “Con i più piccoli, funziona lo strumento della narrazione. La mamma o il papà possono leggere insieme un racconto o guardare un film in cui il protagonista vive una vicenda simile alla bambina o al bambino”, suggerisce la psicologa. “Identificarsi di solito dà uno stimolo positivo”.
Rafforzare le loro sicurezze
E quando sono adolescenti? “È importante farli brillare nei loro contesti. Esaltare cioè tutte le qualità e i talenti”, conclude la psicologa, “È indispensabile in un’età in cui i ragazzi stanno formando la loro personalità. Se un adolescente non ama il calcio e gli sport di squadra, ma è portato per la danza va incoraggiato a seguire questa strada. La ragazza che subisce offese per il suo aspetto fisico va motivata a coltivare qualcuna delle sue doti che possono essere il canto, il disegno o altre forme espressive. Di solito, di fronte a un punto di forza le prese in giro cessano”.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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