Gemelli e adolescenza

I gemelli e l’adolescenza che non ti aspetti

I gemelli e l’adolescenza. Per quanto ti prepari, la immagini, l’aspetti, la interpreti, ricordi la tua, quella della sorella e del fratello, delle amiche, del cugino, nella realtà non è così. L’adolescenza di un figlio, nel mio caso di due figli gemelli, è un percorso psichedelico, mosso, accidentato e ad alta intensità emotiva.

 

Gemelli e adolescenza

Una ginnastica per il cuore e per la mente. Perché vuol dire esercitarsi ogni giorno e rimanere sorpresi, prendere misure nuove, dosare, limare, smussare, modellare un rapporto solido ma anche nuovo e a volte fragile con un ragazzo e una ragazza che mentre cambiano e si trasformano non conosci poi tanto bene.

Sino a pochi mesi fa i miei due gemelli adolescenti sembravano poco più che bambini, si facevano abbracciare, ascoltavano raccomandazioni e consigli  e a volte diventavano più timidi  se si parlava di qualche compagna o compagno bellocci e simpatici. 

 

I cambiamenti vissuti in coppia

Adesso mio figlio è cresciuto di venti centimetri in un anno, ha gambe secche da fenicottero e un ciuffo sugli occhi grandi sempre più lungo, la voce grossa che cerca il tono giusto.  È insofferente alle raccomandazioni, ostenta sicurezza sulle scelte, cambia discorso quando sente i consigli e me che gli chiedo di continuo hai mangiato? Costruisce la sua socialità a suon di messaggi vocali di Whatsapp e di videochiamate lunghissime con le ragazze amiche. Si ricorda ogni cosa, ma non vuole sentirsi ricordare di continuo che deve leggere, leggere, leggere e anche finire i compiti che ha dato il liceo che frequenterà tra pochi giorni.

Mia figlia ha le forme morbide della donna che sarà e l’ottimismo della bambina che è stata. Cambia umore in un attimo, alza la voce e litiga per dire che ha sempre ragione e si riconcilia in un secondo con chi ha di fronte senza serbare rancore. Ha l’aria sognante, ma le sue osservazioni sono acute e lucide e arrivano al centro con una mira infallibile. Dice che non sopporta le gonne, le foto dove aveva il colletto abbottonato e i capelli a caschetto, non ama le smancerie e si misura con cautela con la femminilità e i sentimenti che scruta e scopre pian piano.

 

Il bisogno di noi e l’uno dell’altra

Mentre vivo la loro adolescenza, i gemelli hanno bisogno l’uno dell’altra per crescere, rinforzarsi e anche per farsi dispetti e litigare, per dirsi di continuo ‘esci dalla mia camera’ onon ti presto mai più la mia felpa’. Hanno bisogno degli adulti per avere conferme e sentirsi protetti, anche se non ci vogliono intorno e a volte ci guardano con sospetto. Andrebbero seguiti a distanza ma anche da vicino senza farsene accorgere.  E ci vorrebbe un modo ogni volta diverso per esplorare silenzi che non sopportiamo e farsi raccontare senza insistere troppo un’esperienza eccitante, una delusione, un successo, un amore nuovo.

 

Loro adolescenti e un tempo che prima non c’era

Inutile cercare nei loro comportamenti tracce degli adolescenti che eravamo noi perché non si trovano nemmeno con la lente: questo è un tempo che prima non c’era ed è un’altra storia da scrivere. Bello però che i gemelli siano uno specchio per riflettere, l’uno con l’altra,  forze e debolezze e uno specchio per me e per noi che rivediamo insicurezze, atteggiamenti, manie e anche convinzioni su cosa fare e non fare che credevamo acquisite per sempre.

Loro ci aiutano a capire che adulti siamo e che figli eravamo. Ci spingono a guardarci dentro e a essere indulgenti con noi stessi quando da genitori ci sembra di perdere i pezzi dell’educazione. Ci invitano a ripensare la presunta saggezza della nostra età e a chiamarla solo esperienza.

 

Ricordare il sapore d’infanzia e le ciabattine dimenticate

Mi prende una tenerezza irresistibile quando penso che quasi ieri tenevo i gemelli e si tenevano persino per mano, li accompagnavo a fare il bagno nell’acqua alta del mare, a fare un giro per la città e sentivo che ero la guida  a cui si affidavano senza mettere in discussione niente: programmi, progetti, percorsi. E che in fondo non era poi così male avere la macchina piena di sabbia, di spade laser senza manico, di caramelle di zucchero sbocconcellate e durissime, di ciabattine dimenticate e diventate troppo piccole in una estate. E che no, non si può fare retromarcia.

 

L’età fragile degli adolescenti e il momento di correre in avanti

L’adolescenza dei gemelli è un film in presa diretta, senza sceneggiatura eppure denso, disordinato, irripetibile e diverso da ogni altro. Per loro è la vita che scorre da scoprire, da annusare e assaggiare, da creare senza aver paura di sbagliare. Perché è il momento di correre in avanti e l’ora che i pensieri prendano la forma di desideri di felicità.

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1 Comment
  • Anna Maria

    6 Settembre 2019 at 9:26 Rispondi

    Come sempre la newsletter é una bellissima lettera che da molte emozioni e molto da pensare su come eravamo noi e come eravate voi Altri tempi, non ripetibili.

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