I fratelli Mezzaluna recensione libro Chiara Gamberale.

I fratelli Mezzaluna e la scoperta delle emozioni

I fratelli Mezzaluna. Due gemelli e la vita un po’ monotona in un mondo perfetto e gioioso. Il coraggio di andare oltre e la conoscenza, un bel giorno, delle emozioni irresistibili e vitali. E la decisione di non tornare più indietro.

 

I fratelli Mezzaluna

I fratelli Mezzaluna è il nuovo libro di Chiara Gamberale, accompagnato dalle illustrazioni di Alida Pintus e dalle musiche di Pier Cortese (si possono ascoltare inquadrando un QRcode all’interno delle pagine). Un romanzo destinato ai ragazzi ma non solo perché si parla di un’avventura alla scoperta dei sentimenti che riguardano tutti noi.

Protagonisti della storia sono i gemelli Lena e Alen, vivaci e brillanti,  nati in una notte in cui la luna era spaccata a metà. “E, come se non aspettassero di fare altro, arrivarono al mondo loro, prima lui e poi lei. Una bambina con la pelle chiara come il latte e un bambino con la pelle scura come le nocciole”. 

 

I fratelli Mezzaluna di Chiara Gamberale

La vita in una comunità serena e gioiosa

I gemelli Mezzaluna Lena e Alen vivono nel villaggio perfetto di Gabaville, coccolati dalle premure dei nonni Irene e Amos e della mamma Maddy. E il papà? Nessuno lo conosce. I bambini sanno che viveva sulla luna e si è perso fra le galassie.

A Gabaville le giornate procedono con i rituali di una comunità ideale. Ogni domenica in Piazza Sorriso si svolge un banchetto colmo di leccornie organizzato dal sindaco novantenne Dedalo Salvalamacchia: “chi era bravo a cantare cantava, chi era bravo a ballare ballava, chi era bravo a cucinare, come Amos e Irene, cucinava”. Poi tante chiacchiere, le partite a ramino, gli scambi di vestiti che non si indossano più.   

 

Non ci sono litigi né avvocati

A Gabaville  nessuno discute, grida o litiga.  Per questo non ci sono avvocati e neanche la polizia, a parte Luisa, la bassotta del sindaco che trotterella nelle strade per accertarsi che qualcuno non abbia bisogno di aiuto.
Sino a qui è la fiaba di un mondo sereno e gioioso, senza scossoni. Dove regna una pace felice. 

 

La fuga e la rinuncia alle certezze

Il romanzo I fratelli Mezzaluna però conduce oltre, alla rinuncia delle certezze e della perfezione per trovare altre realtà. Dopo la notizia del matrimonio della mamma Maddy con il nipote del sindaco, l’insignificante Giangiovanni, i gemelli Lena e Alen che non lo vogliono come padre decidono di scappare e di incamminarsi sulla Via Da Casa.

Guidati dalla tredicenne Chimera, cominciano a esplorare un mondo nuovo, Sottopelle, intenso e imprevedibile, che li lascia a stupefatti: non assomiglia affatto a quello perfettissimo e apatico dove sono cresciuti sinora. “Lena e Alen per la prima volta intuivano che i cuori delle persone sono un minestrone di ingredienti che non c’entrano niente l’uno con l’altro. Mentre a Gabaville nei cuori c’erano solo pochi ingredienti e tutti buoni, dolci”. 

 

Paura, rabbia e amore

E qui, nel Mondo Sottopelle, Lena e Alen  si immergono nel fiume Rosicone, increspato e mosso da urla e liti di chi ha dei rancori. Poi attraversano la palude del Tunonvali dove si è rifugiato chi “non ne poteva più di sentirsi sbagliato per un motivo o per un altro: sono troppo basso, non capisco niente di matematica, non so giocare a calcio”. 

Nel Mondo Sottopelle gli undicenni  Lena e Alen scoprono le emozioni: paura, rabbia, dispiacere e amore che nel loro villaggio dove non succedeva nulla non avevano mai conosciuto. “È per questo che nel Mondo Sottopelle non ci si annoia mai. Ma è per questo che non si può essere davvero felici”. 

 

La magia dell’imperfezione

Perché vale sempre la pena di avventurarsi in una vita altrove dove “c’è sempre un fiume, un bosco, una cascata dove puoi imparare qualcosa, ascoltare una storia nuova, dispiacerti per qualcuno che si dispiace”. E al mondo perfetto si sostituiscono l’incanto per l’imperfezione e la magia delle cadute. Da cui ci si può sempre rialzare. 

Pepite

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