Creare il quaderno dei ricordi dei gemelli

Il quaderno dei ricordi

Sfo il quaderno dei ricordi dei gemelli. “Mamma: ti ricordi come dicevo papere? ” “Papele” “E scimmia?” “Pimmia”. “Cappello?” “Pello” . “E quando ho imparato a tagliare la carne?  “Poi sono riuscito a dire carciofo? “Sì, certo”. E hai anche detto “Alla prima imparazione sono riuscito ad andar in bicicletta senza ruote”. “Ah, ah, quanto mi fa ridere sapere che dicevo me lo fusi il brie? ” “Sicura che ho detto voglio che stabbia qui?” “Sì, sono sicura”.

 

Creare il quaderno dei ricordi dei gemelli

In realtà, a volte ho risposto senza esitazione. A volte, invece, ho barato.  Ma ero soddisfatta in questo intimo Rischiatutto di famiglia che mi chiedeva di tornare indietro di dieci anni e più.  Perché avevo tra le mani un preziosissimo quaderno con la copertina rosa. Un quaderno a quadretti che ho trovato in mezzo a  una pila disordinata di libri e dove ho annotato frasi buffe, primi passi, parole balbettate, prime conquiste dei gemelli. Dentro, anche qualche foto. Piccoli disegni colorati con mani minuscole e un po’ incerte.  Un archivio di emozioni e quotidianità costruito col cuore e senza metodo. Ma, per fortuna dico ora, lo ho fatto.

 

Così, grazie a questo quaderno dei ricordi, ho potuto rispondere  ai quesiti dei miei figli.  Avidi e curiosi di un passato in cui riescono a tornare attraverso parole o immagini,  e vedere i loro sorrisi e le facce soddisfatte perché a loro sembrava di riconoscersi in quel modo di esprimersi buffo, in quelle bocche tenerissime sporche di pappa e di briciole di pane.  E, mentre soddisfavo queste curiosità con tanto di fogli alla mano, ho sentito quanto è importante tenere traccia dei ricordi nel tempo. Dell’infanzia dei nostri figli, della crescita loro e nostra con loro.  E con i gemelli  ci sono il doppio delle ragioni per creare questo diario speciale.  Volete sapere perché?

 

Dà una forma alla memoria

Qualche amica mi aveva avvertito. “Mi raccomando: scrivi il più possibile ora che i bambini sono piccoli perché col passare del tempo ci si dimentica tutto”. Sì, pensavo, lo faccio. In realtà poi non sono riuscita ad annotare tutto quello che avrei voluto. Poco tempo, stanchezza, giornate interminabili, molta fiducia nella mia memoria. Invece è vero, è inevitabile scordare. Spesso si fa un tutt’uno dei primi anni di vita dei bambini. Mentre bastano poche righe scritte a mano o una foto stampata per rendere palpabile un ricordo “ecco il suo sorriso grande e sdentato” ridargli una forma nitida e farci  rivivere la sensazione di quel momento.

 

Evita la confusione

Per le mamme dei gemelli  c’è poi un altro aspetto importante: il  rischio confusione. Quando si hanno due bambini fra le braccia, esperienza elettrizzante ma anche molto impegnativa,  è più complicato tenere a mente quale dei due piccoli ha iniziato per primo a tenere la forchetta da solo, ha perso il primo dente o cominciato a gattonare. Se i gemelli o le gemelle sono identici, il compito diventa ancora più complicato. Il quaderno dei ricordi, anche con poche date e note salienti, restituisce a ognuno dei gemelli parole, gesti e conquiste tutte sue. 

 

Rafforza l’identità di ciascuno

Per i gemelli, nati e abituati a stare in coppia è importante sin da piccoli la costruzione di una propria identità. Sapere che l’uno non ne voleva sapere di camminare mentre l’altra desiderava stare in piedi sulle sue gambe, che uno aveva sempre un berretto calato sulla fronte e l’altro non ne voleva sapere di indossarlo  li aiuta e definire una storia individuale, a capire certi gusti e preferenze e a sentirsi unici anche nel legame gemellare.  È un doppio lavoro, certo,  ma sarebbe l’ideale pensare a un quaderno dei ricordi per ognuno. È un’attenzione dedicata che aiuta a modellare nel tempo un rapporto unico con noi e anche, confrontandosi,  a rinsaldare il loro rapporto.

 

Un tesoro in cui ritrovarsi

Ritrovarsi fra le mani il quaderno quando i gemelli sono più grandi grandi è una compagnia preziosa, un vero tesoro. Rileggere e rivedere a distanza di tempo come erano è una esperienza coinvolgente. Per realizzare quanta strada hanno fatto, quanto sono cresciuti, come erano belli certi momenti e certe giornate. È una linfa da cui attingere e un’isola sicura in cui ritornare. 

 

Come creare il quaderno dei ricordi? Occorre solo fantasia. Basta un semplice quaderno con la copertina colorata e la premura di metterci dentro pezzi di vita, frammenti semplici di una storia che si scrive ogni giorno.  Su youtube ci sono molti tutorial che ci aiutano a realizzare un diario fai da te se desideriamo fare da soli. Altrimenti, si può comprare pronto da riempire. Immaginazione e costanza fanno il resto.

 

Qualunque scelta, la nostra, va bene. Ma regalatevelo, mi raccomando. L’emozione è garantita.

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