Il blog di una mamma di gemelli

Due gemelli e un blog. Cosa mi ha regalato Vedodoppio

Un blog da mamma di gemelli. Un luogo dove condividere emozioni, esperienze, vita. Una finestra che si affaccia sul mondo dei figli, sul mio, sull’essere genitori. Vedodoppio è questo, tanto per cominciare.

Un sito nato due anni fa in un momento di entusiasmo e anche di dolore per la perdita di un affetto molto caro. Un progetto che richiede tante cure come i gemelli,  ma sua volta nutre la passione, la curiosità, la voglia di guardare ogni cosa attraverso i miei occhi e quelli limpidi dei miei figli, spalancati sulla vita.

 

Un blog da mamma di gemelli

Pensavo da tempo a un luogo dove potermi esprimere. Dopo moltissimi anni passati a scrivere per quotidiani e periodici, un amore dichiarato per la scrittura,  la realtà grande e stimolante del web mi è sembrato il posto ideale.

L’ispirazione giusta è arrivata dai gemelli, un’esperienza di maternità così intensa e impegnativa che ho vissuto di pancia, di testa, di cuore senza sapere bene da che parte cominciare e ripetendo spesso a me stessa:  “è la cosa più difficile che ho fatto”.

Già. Poi ho pensato di raccontarla attraverso le storie di tutti i giorni,  senza dipingere la maternità, quella doppia nel mio caso, come una passeggiata rosa fatta di feste di bambini, biscotti che profumano di vaniglia, e completini impeccabili. Perché invece crescere dei figli e due bambini assieme è una faticaccia, ma fa parte della persona che volevo essere.

 

La scelta del nome

Il nome del blog mi è venuto in mente una mattina fredda di febbraio, seduta alla scrivania del coworking dove lavoro. Ripensavo a certe parole sentite poco prima. “Ti piace questo gioco?” “Moltissimo”. “A me fa schifo”.  “Mangiamo la pizza?” “Voglio il sushi”. Un controcanto continuo. Punti di vista opposti,  impressioni e opinioni diverse sugli stessi fatti. Così spesso che ho cominciato a guardare il mondo con quattro occhi.

Così è nato Vedodoppio. Poi sono arrivati il progetto editoriale, le sezioni e, giorno per giorno, gli articoli. Che vengono da lunghe riflessioni, da una domanda, da una gioia grande, un’urgenza, da informazioni e notizie utili che mi piace condividere.

 

Cosa è successo in questi due anni

In questi due anni, intanto, le cose accadevano. I gemelli hanno salutato l’infanzia e sono quasi adolescenti spinosi e spesso scorbutici. Si stanno costruendo identità e personalità, attraverso montagne russe di emozioni e cambiamenti. Hanno ridefinito il peso delle cose, incollato tanti pezzi di me. Sono, siamo cresciuti.

Con loro, nei racconti che leggete, mi addentro nel viaggio psichedelico di questa doppia adolescenza. In quel groviglio di inquietudini e scoperte, risposte brusche, litigi, pentimenti repentini,  paure di noi genitori, sogni dei ragazzi,  difficoltà, aspettative e delusioni.

 

Le interviste doppie

In questo blog da mamma di gemelli c’è un passato che è anche presente.  Un desiderio pieno e forte di condividere, di sentire le vite degli altri attraverso  parole sincere. Così sono nate le interviste doppie ad altre mamme di gemelli, ma presto anche a papà, sorelle e fratelli.

Incontri a due dove ascoltare, raccontare, scambiare sorrisi e ricordi buffi, sentirsi in compagnia. Perché uno degli aspetti più sentiti della doppia  maternità  è la sensazione di solitudine che si prova,  pur stando in mezzo a una piccola tribù.

 

La newsletter e il dialogo diretto

“E poi cosa scrivo nella newsletter?” Lo dicevo spesso a me e a Maddalena, creatrice sapiente di siti Internet, mentre lavoravamo per rinfrescare la veste grafica e la struttura di  Vedodoppio. Questo appuntamento mensile mi metteva un po’ di preoccupazione, le parole sono preziose e volevo essere certa di averne sempre di fresche da inviare con questa lettera virtuale.

Invece, la newsletter di Vedodoppio è diventato uno dei miei appuntamenti preferiti di parole libere e abbracci caldi.Un viaggio a Londra, uno spettacolo a teatro, il cactus del balcone. Si parte da lì  per attraversare rivoli che scorrono nella mia vita di tutti i giorni con i gemelli dove l’imperfetto non è solo un tempo verbale, ma una condizione.

E, giorno dopo giorno, mese dopo mese, si è creato un gruppo bellissimo di amiche, amici che mi scrivono (grazie!) mi danno linfa e idee nuove.  Un momento che attendo per dividere questo pezzo di strada per niente virtuale.

 

Un canale per allargare lo sguardo

Dopo due anni, molti articoli, interviste e incontri ho alzato le antenne, acuito il desiderio di assorbire, captare, cogliere, allargato lo sguardo, seminato idee, consolidato amicizie, scoperto anime belle. Ho conosciuto mamme super attive, ironiche, introverse, diffidenti, disponibili, sorelle gemelle ruvide e scostanti. Ricevuto confidenze, commenti, messaggi commoventi, anche qualche critica, suggerimenti “perché non scrivi di…”.

Da tempo è in corso un dibattito sui blog e sulla loro vita difficile in mezzo ai social network, alla informazione veloce, alle notizie che si consumano con i like a un post o a una foto. Sono fra chi pensa, invece, che un minuscolo angolo nella rete, abitato in modo consapevole e corretto, abbia una capacità straordinaria di comunicazione. E sia  un canale che può accompagnarci per tanto tempo, anche verso un dopo che non conosciamo né immaginiamo.

 

Ragione e sentimento per renderlo vivo

Avere un blog  significa prendermene cura tutti i giorni, studiare per capire nuovi linguaggi, metterci ragione e sentimento per farlo sentire vivo e autentico a chi legge e anche a chi lo incontra per caso durante i viaggi nella rete.

Ricordo sorpresa e contentezza quando ho detto alla mia amica Daniela: “ho aperto un sito, racconto qualche pezzo della mia vita da mamma di gemelli”.  Dopo qualche giorno le sue parole, inaspettate.  “Ho letto. È un bel regalo per i tuoi figli“.

Un regalo anche per me, aggiungo.

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La newsletter racconta storie di vita e il meglio delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono consigli e novità. Sempre, spunti e idee da condividere. Di solito, la invio una volta al mese.

2 Comments
  • Cristina

    19 Dicembre 2018 at 21:26 Rispondi

    È sempre un gran bel piacere leggerti fino in fondo! Grande impresa…riuscita alla grande! Brava!

    • Roberta Chessa

      20 Dicembre 2018 at 9:19 Rispondi

      Cara Cristina, grazie! Ci sei anche tu in questa bella storia. Un abbraccio e tantissimi auguri, Roberta.

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