Compiti per le vacanze tra libri e leggerezza
Come organizzare i compiti delle vacanze. Un argomento che studenti e genitori non vorrebbero quasi sentir nominare e invece se ne parla all’inizio di ogni estate. Ci sono liste di esercizi da fare, pagine da ripassare, libri da leggere. E a settembre bisogna aver terminato o almeno averci provato.
Come organizzare i compiti per le vacanze
Come affrontarli, allora? Ho chiesto qualche suggerimento a Laura Spinelli, pedagogista, consulente scolastica e familiare. “Per cominciare bene ci vuole uno stacco dal pensiero della scuola e dai libri. Ci sono tredici settimane di vacanza e occorre liberare la mente: i ragazzi hanno bisogno di un riposo cognitivo e di essere sollevati dalla tensione emotiva dei mesi di scuola”.
“Parliamo soprattutto degli anni della scuola media, quelli in cui si entra bambini e si esce adolescenti. Tre anni in cui si costruiscono autonomia e identità e anche il modo di studiare ha le sue trasformazioni”.
Puntare sull’organizzazione
Per trascorrere settimane estive serene, pur alle prese con i compiti per le vacanze, è bene puntare sull’organizzazione. “L’ideale è stabilire un programma di lavoro, magari settimanale, condiviso con i genitori che stabilisca il tempo per il ripasso, quello del divertimento e per coltivare altri interessi“, prosegue Laura Spinelli. I protagonisti di questa attività di pianificazione devono essere i ragazzi: così si favorisce l’autonomia e la messa a punto di un metodo di studio”.
Favorire l’indipendenza dai genitori
I genitori? “Meglio che la mamma e il papà si facciano da parte lasciando scegliere ai ragazzi quando dedicarsi allo studio”, aggiunge la pedagogista. “Mai sostituirsi ai figli, ma riconoscerne lo sforzo e l’impegno: non controllo, ma partecipazione. Dire loro: ora sei cresciuta o cresciuto e puoi prenderti la responsabilità anche della fatica è molto efficace. E questa fase può diventare per i ragazzi un percorso guidato verso l’indipendenza e la capacità di prendere decisioni”.
Valorizzare lo studio in gruppo
Una buona idea, per organizzare i compiti delle vacanze, è lo studio in gruppo. “Riunire anche tre o quattro amici di scuola e fargli svolgere insieme problemi di matematica o analisi grammaticale funziona bene. Lo stesso argomento spiegato da un compagno di classe spesso viene compreso meglio, dà fiducia e serenità e rinforza le capacità di relazione”
“Il ripasso in gruppo poi è un modo di valorizzare le competenze e le relazioni che negli ultimi anni, tra pandemia e didattica a distanza, sono mancate”.
Concentrarsi anche sul riposo
È importante che i ragazzi si concentrino anche sul tempo delle vacanze: meglio non riempirlo del tutto con mille attività. Osserva la pedagogista: “nei momenti di pausa i ragazzi fanno molti pensieri e riflessioni sul sé che sta maturando: come vestirsi, con chi uscire, dove andare con gli amici. Fa bene anche il semplice ozio che non è mai noia: essenziale che si godano il tempo non strutturato“.
“Per questa ragione è fondamentale incoraggiare tutte le nuove esperienze pratiche, sportive e di relazione che i ragazzi possono vivere durante l’estate: anche queste fanno parte dei compiti evolutivi”
Il passaggio dalle medie alle superiori
Alcuni istituti superiori chiedono ai nuovi iscritti letture, esercizi di matematica o grammatica, ripassi di storia e letteratura per verificare conoscenze e le competenze. “Dopo l’esame di terza media i ragazzi sognano un’estate libera invece si trovano davanti altri impegni scolastici”, conclude Laura Spinelli. “Il consiglio? Considerare questa richiesta più che un ostacolo un’opportunità per avvicinarsi con sicurezza alle materie che affronteranno nei prossimi anni”.
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Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
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