Gemelli, prima due poi tre
Due gravidanze gemellari consecutive. Prima due gemelle omozigote poi, dopo due anni appena, di gemelli ne sono arrivati tre: due maschietti e una bimba. Una storia di amore e organizzazione, tenerezza e sorpresa, di tanti numeri e di una mamma che è un piacere sentir parlare.
Due gravidanze gemellari consecutive
Barbara ha quarantatré anni e cinque figli fra i dieci e gli otto anni. È simpatica, sorridente, risponde subito ai messaggi e racconta della sua famiglia con naturalezza e parole che trasmettono subito armonia.
È un’intervista doppia che mi emoziona perché, mentre chiedo a lei, domando a me stessa, con meraviglia e ammirazione, come amministra l’energia e come ha tenuto il ritmo di questo inatteso salto in lungo della vita con due gravidanze gemellari consecutive.
Le gemelle stavano in una sola placenta
A cominciare dal giorno in cui ha saputo che sarebbero arrivate due bimbe assieme. “Ho provato una felicità pura. Non me lo aspettavo, perché non c’erano in famiglia altri casi di gravidanza gemellare. Desideravamo un figlio e l’idea che fossero due ci ha riempiti di gioia”.
“La gravidanza è stata molto serena. Le gemelle, monozigote, sono nate con un cesareo programmato alla fine dell’ottavo mese perché erano in una placenta unica. Dopo tre giorni eravamo già a casa”.
La seconda gravidanza gemellare dopo meno di due anni
“Nel frattempo, mentre ero incinta ho perso il lavoro e, quando sono nate, ho potuto dedicarmi alle bimbe a tempo pieno. E sono riuscita ad allattarle al seno tutt’e due“.
Dopo un anno e mezzo, la meraviglia: Barbara scopre di essere di nuovo in attesa e, soprattutto, che dentro di lei battevano tre cuori: c’erano tre gemelli. “Con questa gravidanza gemellare consecutiva siamo rimasti stupiti e non in senso positivo. Non ce lo aspettavamo e sapevamo benissimo quanta fatica e impegno ci volevano dato che eravamo alle prese con due gemelle piccolissime”.
“In pratica, sono rimasta arrabbiata per tutta l’attesa, ma sentivo che sarei riuscita a venire fuori da quello che allora mi sembrava un tunnel senza uscita”.
I tre bimbi nati al settimo mese
In compenso, la prima e la seconda gravidanza gemellare consecutiva di Barbara sono state serene e senza complicazioni “tanto che la dottoressa diceva che sono progettata per avere gemelli”.
I tre piccoli sono nati con un altro cesareo programmato alla fine del settimo mese. “Pesavano un chilo e seicento, e settecento, e ottocento grammi. Una prematurità non grave, ma hanno dovuto dimostrare di sapersi alimentare. Perciò la bimba è tornata a casa dopo dieci giorni, i maschietti dopo tre settimane. Ho anche provato ad allattare anche i tre piccoli, ma ho smesso dopo un paio di mesi perché non ce la facevo più”.
Cinque bambini e una rete di aiuti
In casa di Barbara, una vera rivoluzione e la ricerca di nuovi equilibri. “Mio marito ha sempre lavorato a tempo pieno, i nonni sono anziani e, all’inizio, per avere aiuto e accudire i cinque bambini abbiamo assunto delle baby sitter.
Nei fine settimana ci aiutavano una rete di amici e gli zii. Ricordo che c’era sempre qualcuno in casa e mi sentivo infastidita perché non avevo intimità, eppure non c’erano alternative. La notte era l’unico momento in cui stavo sola e, ammetto, non è stato semplice”.
Acrobazie per uscire di casa con i gemelli
Fra i ricordi ci sono le tante acrobazie per uscire di casa con tutti i gemelli. “Dallo zainetto per la montagna assieme al passeggino, al bob nelle rare volte che li ho portati all’asilo con la neve, al carrellino per la bici dove ci stanno più bimbi”, aggiunge Barbara.
Anche far mangiare la squadra di piccolissimi era un’ impresa. “Questi momenti li gestivo con la baby sitter, con il papà o con qualche altra persona di famiglia perché le due bambine erano piccole e non autonome”
Le attenzioni e i bisogni di ognuno
Cinque bambini, due gemelle monozigote e tre gemelli eterozigoti, hanno caratteri e bisogni differenti. “Ognuno ha le sue necessità e faccio in modo di assecondarle. Uno dei maschietti in questi giorni è molto coccolone e quindi cerco di stare vicina a lui se guardiamo un film o leggiamo un libro”.
“Proviamo a dedicare momenti unici e attenzioni a ciascun bambino: “Festeggiamo l’onomastico, che è l’unica data esclusiva, e poi provo a ritagliare qualche spazio dedicato per ognuno, anche quando andiamo a portare fuori il cane”.
Il divertimento dei bimbi: travestimenti e giochi di ruolo
“Le prime due gemelle sono molto unite e una è senz’altro la leader dell’intero gruppo. Come tutte le sorelle maggiori sono anche un po’ arpie con i più piccoli, ma quando c’è una difficoltà si uniscono e sanno essere una squadra.
I tre hanno un rapporto più aperto e socievole verso il resto del mondo, ma non saprei dire se sia legato alla gemellarità o al carattere. Il divertimento fra loro è un po’ caotico, inventano spesso giochi di ruolo e molti travestimenti. Ci piace molto svolgere lavori manuali, mentre in estate stiamo il più possibile fuori casa”.
A scuola i gemelli sono in classi separate
Con due gravidanze gemellari consecutive, anche pensare alla scuola per tutti è una faccenda da grandi numeri. “Negli anni, abbiamo adottato soluzioni miste. Alla materna, le prime due bimbe erano assieme a uno dei maschietti e gli altri due bimbi in classi separate. Alle elementari, invece, su richiesta della scuola, sono tutti divisi. Quindi ho a che fare con cinque sezioni, quindici insegnanti, centodieci compagni di classe e duecento genitori.
È una situazione molto complicata e penso che in realtà ogni coppia e ogni caso di gemelli vada valutato volta per volta prima di decidere se farli frequentare separati”.
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La newsletter racconta storie di vita e il meglio delle mie esperienze di tutti i giorni. Ci sono consigli e novità. Sempre, spunti e idee da condividere. Di solito, la invio una volta al mese.
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Nema
23 Maggio 2019 at 15:04Mamma mia, devo dire che è davvero incredibile…quando ero in monitoraggio all’ambulatorio gemelli dell’ospedale a milano in cui ho partorito ho visto alcune famiglie che avevano più casi di gemelli e li ho sempre ammirati tantissimo, io con solo i miei 3 bimbi mi sento spesso sopraffatta! Un’idea di questa mamma è festeggiare separatamente l’onomastico, peccato che io per puro caso sono riuscita a scegliere due nomi che ricorrono lo stesso giorno…
Roberta Chessa
24 Maggio 2019 at 23:25Cara Nema, sono d’accordo con te. Tanta ammirazione per questa mamma, per la sua forza e la capacità di organizzarsi. E sentirla raccontare ci dà una bella carica …