Parlare al cuore

L’importanza di parlare al cuore

Bip. Bip. Lo schermo del telefono si illumina. Messaggio. “Mamma ti voglio bene”. Vuole parlare al cuore. Gioia. Lui, il bambino, fratello e gemello non è fuori casa, in gita, a giocare da un amico, ma seduto in bagno mentre io sono in un’altra stanza  e scrivo al computer. Parla al cuore.

 

Non succede spesso che mi mandi questi messaggi. Anzi quasi mai. Ma oggi, prima di andare a scuola, abbiamo avuto da dire per i vestiti lasciati in terra, per i libri esageratamente maltrattati e ci siamo salutati con qualche muso di troppo.

Per questo, immagino,  ha sentito l’urgenza tenera e spontanea di ricordare a sé e poi a me il suo sentimento.  Ecco siamo di nuovo in pace. Già nel pomeriggio, tornando da scuola, aveva messo in chiaro: “mamma, scusa per oggi”. Certo tesoro, smack, abbraccio. Mi piace che sappia ripensare ai suoi comportamenti. 

 

Insegnare ai figli a parlare al cuore

E il suono del bip mi ha riportato alla sfida complicata di crescere un figlio maschio, dargli un’educazione e anche un’educazione sentimentale. Mia madre, per i gemelli la nonna A, mi ha abituato alla fisicità degli affetti, abbracci, baci e carezze, a tradurre le emozioni in pensieri e parole anche fuori dalla testa e dal cuore.

 

Ma questa è un’altra vita e un’altra storia. Un’impresa difficile perché non posso replicare in lui parti di me  bambina. O usare come in un gioco di specchi ciò che (forse) va bene con la sorella gemella. È un cammino tutto nuovo dove all’accudimento, all’ascolto, al buon senso, alla dolcezza e tanto altro ci vogliono esempi, gesti  e parole in una lingua che non è sempre quella mia e il costante tentativo di farle incontrare, le nostre lingue, per capirsi l’un l’altra.

 

La sfida di crescere un maschio

Crescere un bambino, un ragazzo e farlo diventare un uomo che sappia confrontarsi anche con le emozioni  è una sfida appassionante perché mi fa indossare altri panni e declinare in un modo nuovo quello che sento e ho imparato. La responsabilità dei sentimenti, l’allenamento a riconoscerli, il desiderio di manifestarli senza provare vergogna o allontanarli. Ci provo tutti i giorni in maniera imperfetta e curiosa. Per questo il tuo messaggio, piccolo uomo, mi ha regalato una dose di felicità.

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2 Comments
  • Eleonora Marchionni

    15 Marzo 2017 at 9:17 Rispondi

    I bambini amati, diventano Adulti che sanno amare…!
    Un articolo bellissimo ed emozionante!

    • mammaindoppio

      17 Marzo 2017 at 9:59 Rispondi

      Grazie, cara Eleonora. È vero, è importante farli sentire amati. Quando saranno più grandi, a loro volta, sapranno misurarsi con le emozioni e i sentimenti.

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