Gestire gli adolescenti nella pandemia. Intervista al coach Fabrizio Olla.

Il coach: cinque passi per la ripartenza dei ragazzi

Gli adolescenti dopo quasi un anno di pandemia. Tra le incertezze sul domani, la testa piena di dubbi e timori, la scuola a distanza ripresa a singhiozzo, le abitudini quotidiane stravolte, la mancanza di scambi sociali, dello sport in gruppo, degli amici e dei compagni di classe, delle relazioni vissute da vivo.

 

Adolescenti, pensare al futuro con fiducia

Iperconnessi, ma anche poco ascoltati, più fragili e soli. Fermati ai blocchi di partenza mentre erano occupati a crescere, sperimentare la bellezza e le fatiche del diventare adulti.  E oggi i ragazzi si trovano a fare i conti con le ricadute, a cercare di mantenere o risvegliare l’entusiasmo. Quel che serve, su tutto, e ora per gestire gli adolescenti nella pandemia è aiutarli a trovare una motivazione, un progetto per pensare al futuro con fiducia e ripartire. Già, ma come?

Ne ho parlato con Fabrizio Olla, coach di lunga esperienza e formatore e mi ha dato suggerimenti preziosi. Con una premessa: “il coaching dà per scontato che le risposte siano già dentro di ognuno e porta a  tirarle fuori attraverso le domande. In pratica, allena a far emergere aspetti di sé importanti per ottenere dei risultati”.

 

Mettersi in ascolto

“Il primo passo per i genitori è quello di dare meno consigli e più ascolto, cercando di capire quali sono le esigenze, gli interessi e le attitudini dei ragazzi che spesso non vengono espresse. La tentazione di dare subito indicazioni e consigli pronti all’uso è forte, ma si rischia di parlare attraverso il proprio vissuto e di mettere al centro sé stessi e non i propri figli. Si può iniziare con qualche domanda molto semplice, poi si apre la strada per le risposte e il confronto. Protagonisti del dialogo sono gli adolescenti e occorre capire cosa è efficace e interessante per loro“.

 

Riportare la realtà

“Un secondo passo per i genitori è quello di trattenere i giudizi, per esempio vai troppo a rilento con lo studio, ma riportare la realtà come la si osserva”, prosegue Fabrizio Olla Mentre le affermazioni nette possono intimidire e far chiudere gli adolescenti ancora di più in sé stessi, riportare ciò che succede, proprio come uno specchio,  aiuta il ragionamento e lo scambio. Utilizzare questa modalità porta i ragazzi a tirare fuori il meglio e a prendere decisioni e iniziative, senza sentire il peso delle aspettative dei genitori che spesso li condizionano”.

 

Delegare le decisioni

“Un terzo passo è quello di delegare ai figli adolescenti le decisioni che li riguardano. È un principio della leadership e scegliere per loro non serve”, aggiunge Fabrizio Olla. “Occorre tener conto di quali sono le loro preferenze e l’idea che hanno del futuro, anche molto vicino. Si può domandare alla propria figlia o figlio cosa vorresti davvero per te?  e come posso esserti d’aiuto? senza precederli nell’azione o sostituirsi a loro nelle ambizioni e nelle aspirazioni. Certo, il controllo non deve mancare, ma è sempre possibile esercitarlo attraverso le domande e l’ascolto.

Meglio evitare affermazioni o quesiti che contengano già una risposta.  È importante lasciare ai ragazzi uno spazio da esplorare,  non cercare di indirizzarli e proteggerli a tutti i costi. Gli adolescenti che crescono ogni giorno sono persone nuove e bisogna dare loro l’opportunità anche di sbagliare”. 

 

Trovare figure di ispirazione

“Per i ragazzi è molto importante trovare figure di ispirazione che esprimano valori positivi. Alimentano la fantasia e la scoperta di potenzialità e talenti. Può essere un musicista se sono interessati alla musica, un atleta se amano lo sport. Non servono per un confronto, ma  per avere uno stimolo, porsi dei traguardi, acquistare la consapevolezza che, per raggiungere un risultato, ci vogliono impegno e dedizione. Conoscendo queste figure più da vicino magari comprendono che quell’esempio non funziona per loro. Anche in questo caso i genitori possono esercitare un controllo a distanza attraverso l’ascolto e l’osservazione dei comportamenti”.

 

Creare una lista di priorità

“Altro passo sempre utile e per gestire i ragazzi in questo tempo di pandemia è aiutarli a stabilire una lista di priorità”, conclude Fabrizio Olla, “permette di mettere ordine nei pensieri e di concentrarsi per raggiungere pian piano gli obiettivi che si sono posti. Chiedere: quali sono i tuoi sogni? Cosa stai facendo per raggiungerli? E, muovendosi da qui, accompagnarli senza caricarli di aspettative, ma lavorando sugli stimoli e la motivazione. È importante tenere acceso il motore dei sogni: immaginarli, seguirli e tenersi pronti a realizzarli. Siamo tutti in un orizzonte di attesa, ma è il momento di agire non di fermarsi”.

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2 Comments
  • annamaria.ferretti39@gmail.com

    26 Gennaio 2021 at 20:23 Rispondi

    Ho letto con molto interesse la newsletter , come sempre consigli interessanti..

    • Roberta Chessa

      28 Gennaio 2021 at 10:42 Rispondi

      Grazie Anna Maria, sono suggerimenti molto preziosi per chi ha figli adolescenti e, in particolare, in questo periodo in cui i ragazzi si trovano alle prese con timori e incertezze.

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