Libro arte per bambini.

Un libro, i bambini, l’arte che racconta le emozioni

Un libro d’arte per bambini. Pagine colorate e piene di meraviglie che, attraverso i capolavori della storia dell’arte, li accompagnano alla scoperta delle emozioni. L’allegria e l’amore, il coraggio e la paura, la noia, l’entusiasmo e la speranza raccontate attraverso dipinti e sculture. Opere che parlano al cuore e avvicinano l’arte alla vita.

 

Libro d’arte per bambini

Emozionarte, Salani editore, è un libro scritto da Martina Fuga, storica dell’arte, mamma di tre figli, con una lunga esperienza nel raccontare la bellezza e le opere d’arte ai più piccoli. Martina prende per mano i bambini e li accompagna in un percorso di scoperta di capolavori, artisti e anche di sé stessi.  “L’arte è uno strumento per vivere meglio. L’intento del libro è fare in modo che i bambini si conoscano meglio e anche offrire loro un bagaglio di capolavori a cui attingere quando ne hanno bisogno. È  un viaggio per esplorare le proprie emozioni attraverso quadri e sculture  l’obiettivo di essere felici. Non importa se si prova una sensazione diversa da quella suggerita, perché ognuno ha esperienze uniche. L’importante è riconoscere le sfumature dell’animo per sentirsi liberi”.

 

Quadri, letture e attività di gioco

Per ogni opera d’arte c’è un’emozione da scoprire (con le parole della pedagogista Simona Colpani), una descrizione accurata, la biografia dell’artista, illustrazioni coinvolgenti (di Sabrina Ferrero) e la proposta di un’attività: un disegno, un pensiero da scrivere, un gioco, il breve racconto di un’esperienza di vita. “Un passaggio fondamentale, così i bambini fanno esperienza con ciò che hanno letto”, aggiunge Martina.

In questo  libro d’arte per bambini  ci sono ventuno opere abbinate a ventuno emozioni. Per Vedodoppio ne ho scelte sei.

 

Allegria

Il dipinto Il circo di George Seurat, pittore parigino, è abbinato all’allegria. Rappresenta una scena allegra e festosa all’interno del circo Medrano. Ci sono una cavallerizza su un cavallo bianco, un domatore, un acrobata in volo, i pagliacci. Nello sfondo, gli spettatori divertiti dallo spettacolo. E su tutto “un’atmosfera coinvolgente dove sembra di sentire la musica e il divertimento che  trapassano la tela e arrivano fino a noi”.  Perché l’allegria è “un’energia bella la cui forza solleva da ogni pensiero e rende la vita brillante e dai colori intensi”.

 

Amore

Quando si pensa ai baci, nella storia dell’arte viene in mente Il bacio di Francesco Hayez, un quadro diventato un simbolo dell’amore romantico. E proprio l’amore è l’emozione associata a questa tela. Ci sono un uomo e una donna giovani e vestiti con abiti medievali, forse sono una principessa e un cavaliere che si abbracciano e si baciano. “Non conosciamo la storia di questi innamorati, ma il bacio sembra un addio come se i due si stessero salutando. Sembrano dentro un palazzo, si sono nascosti in un luogo solitario per quell’ultimo saluto”. Cosa c’è di più bello che starsene leggeri e spensierati cullati dall’amore?

 

Coraggio

La libertà che guida il popolo di Eugene Delacroix è l’opera d’arte che racconta l’emozione del coraggio. Nel dipinto c’è una donna a capo di una folla: ha l’abito strappato, tiene un fucile con una mano e con l’altro la bandiera francese. “È il simbolo della libertà e del coraggio e rappresenta la ribellione e la lotta del popolo francese per liberarsi da un regime autoritario e combatte per conquistare l’indipendenza”.  Del resto, “ciò che ritieni importante e da difendere ti farà sentire che puoi fare qualcosa: scoprirai il coraggio e la libertà che porta con sé”.

 

Paura

Tutti proviamo paura. È importante imparare a riconoscere la paura e saperla affrontare: ci dice che bisogna stare attenti nei momenti di difficoltà. E a questa emozione rimanda il gruppo scultoreo Il Laocoonte di Agesandro, Atanadoro e Polidoro. È conservato nei musei Vaticani e rappresenta il sacerdote troiano Laocoonte e i suoi figli che stanno per essere stritolati da serpenti mostruosi. “Il padre è l’uomo forte e muscoloso, ma ha paura per sé e per i suoi figli. È la lotta disperata delle vittime che combattono sino all’ultimo:  si coglie la paura nei  volti e la tensione nei corpi che tentano di liberarsi dalla stretta dei serpenti”.

 

Angoscia

L’urlo di Edvard Munch, dipinto conosciuto in tutto il mondo, è l’opera d’arte che racconta l’angoscia. Nel dipinto si vede  la fine di una giornata, nell’ora del tramonto, quando il sole scende e si fa rosso, un uomo con la bocca spalancata che si tiene il volto con le mani e grida: un urlo fortissimo attraversa la natura e sembra di sentirlo. E a rendere l’emozione ancora più potente concorrono le linee e i colori scuri e cupi”.  Ma raccontare l’angoscia, suggerisce il libro,  fa sempre bene. Se non si riesce a parole, si può provare con una forma o con un colore.

 

Speranza

Ramo di mandorlo in fiore di Vincent Van Gogh, conservato  al museo Van Gogh di Amsterdam, è un quadro gioioso dipinto in un momento felice della vita dell’artista. È abbinato alla speranza, il desiderio che arrivi qualcosa di speciale, come il primo fiore che spunta su un ramo d’inverno, delicato e tenace, incurante del freddo. “C’è lo sfondo turchese, un cielo sereno e terso, i rami sono contorti e nodosi come la vita, ma su ognuno sono appena sbocciati fiori di mandorlo bianco perla, protagonisti del quadro, simboli di rinascita e di vita nuova”.

 

L’immagine di copertina di questo articolo  è protetta da copyright e non può essere utilizzata per altri scopi al di fuori della pubblicazione su questo blog. 

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2 Comments
  • Anna Maria Ferretti

    12 Novembre 2020 at 18:16 Rispondi

    Ho letto con molto ritardo il pezzo, bellissimo, nel leggerlo ho rivisto nella mia mente i tre quadri descritti e mi è sembrato di essere proprio davanti ad essi.Bravissima.

    • Roberta Chessa

      15 Novembre 2020 at 10:17 Rispondi

      Grazie Annamaria, è vero l’arte ci lascia sempre dei ricordi personali. E, nel tempo, possiamo ritrovarli.
      Un abbraccio

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