Recupero dei debiti scolastici. Gestire lo studio e il tempo.

Se a scuola rimane un debito

Il recupero dei debiti scolastici. Quella materia o quelle materie, italiano o matematica, latino o fisica in cui i ragazzi non sono andati tanto bene, non hanno raggiunto la sufficienza e vanno studiate ancora, approfondite, ripassate per portare il programma a settembre e superare test e verifiche.

 

Il recupero dei debiti scolastici

Quest’anno, dopo un duemilaeventi di tutti i promossi per la pandemia che ha cambiato tutto, scuola compresa, sono migliaia i ragazzi alle prese con i debiti scolastici soprattutto, dicono i numeri, quelli delle classi seconde delle superiori. Una o più di una materia da ristudiare per poter affrontare più preparati le classi successive. Un passaggio importante che richiede impegno, esercitazione e motivazione. E che non deve demoralizzare.

 

Dosare bene il tempo

Di come affrontare i debiti scolastici e di come dosare il tempo da dedicare allo studio, sia per i ragazzi sia per i genitori,  ho parlato con Cristina Minotti, psicologa dello sviluppo e dell’educazione, che si occupa di genitorialità, scuola e crescita personale. E che, attraverso il suo profilo Instagram  offre suggerimenti e approfondimenti su questi temi.  “Per la preparazione di una o più materie da portare a settembre la gestione del tempo è determinante. Appena conosciuto l’esito, due o tre mesi a disposizione sembrano lunghi soprattutto agli adolescenti, ma in realtà il tempo vola”.

 

Una pausa per elaborare ciò che è accaduto

Prima di rimettersi sui libri,  però, per gli adolescenti alle prese con lo studio estivo è utile prendersi una pausa. Il riposo è essenziale per riflettere su ciò che è successo, sugli ostacoli incontrati e sullo studio svolto in modo non costruttivo. Un intervallo serve a prendere coscienza delle lacune da colmare. “Il debito scolastico è un fatto su cui ragionare, capire perché non si è raggiunto il sei in pagella e trovare delle nuove strategie e comportamenti più efficaci”, osserva la psicologa. “Se lo studente comprende che si tratta di un problema di conoscenza, non ha seguito e studiato abbastanza, oltre ai corsi di recupero offerti dalla scuola può integrare con altre lezioni e approfondimenti dedicati”.

 

Impostare una buona organizzazione

Organizzazione è la parola magica.  Aiuta sia chi non ha molta voglia di studiare sia chi si scoraggia o si fa prendere dall’ansia. “È l’aspetto pratico determinante per il recupero dei debiti scolastici, soprattutto se le materie sono più di una. Il tipo di programmazione è individuale così come sono unici il ragazzo o la ragazza che devono studiare. Per tutti è utile creare un calendario personale e stabilire i giorni e i momenti da dedicare studio, al mattino o dopo pranzo.  È un allenamento individuale molto efficace. 

“Ai genitori suggerisco di essere né distaccati né troppo invadenti. Se la ragazza o il ragazzo sono poco indipendenti o incerti nella pianificazione è bene proporre aiuto, soprattutto per la costruzione del calendario di studio”.

 

Per i genitori, ascoltare senza giudizio

Per gli adolescenti alle prese con i debiti scolastici, la psicologa raccomanda un supporto familiare senza giudizio. “Mai mettere l’accento sugli aspetti negativi. I genitori dovrebbero essere accessibili, presenti e pronti all’ascolto. Insieme si comprende che tutto è affrontabile. Non bisogna banalizzare, ma dare valore al peso e all’impegno del debito e alla sfida che rappresenta per i ragazzi.  Attraverso il dialogo si mettono a fuoco pregi e limiti e si può riaccendere la motivazione”.

Per mamme e papà meglio anche  lasciare da parte  critiche e valutazioni sull’operato degli insegnanti.  “Rispettare il ruolo dei professori fa parte dell’ educazione civica. È più importante cercare la collaborazione con l’insegnante e instaurare uno scambio costruttivo che giova alle ragazze e ai ragazzi”.

 

Trasformare il debito in una occasione di crescita

Certo è che un debito scolastico può scatenare tristezza, poca autostima, sconforto e scoraggiamento per il risultato. “A volte può minare anche l’immagine che lo studente ha di sé. Tutti questi stati d’animo si superano con il dialogo e l’ascolto, ma se rimangono o diventano più acuti  è opportuno chiedere l’intervento di uno specialista.

ll recupero dei debiti scolastici può essere una opportunità di crescita, di utilizzo positivo delle proprie risorse. Si può trasformare l’insuccesso in un’occasione di apprendimento, utile per il futuro e che aiuti a imparare dai propri errori,  conclude la psicologa Cristina Minotti.  I genitori possono accendere queste possibilità di sviluppo, portando esempi e racconti, senza smettere di  incoraggiare i ragazzi”.

 

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