Scuola, i consigli per un buon rientro
Il rientro a scuola. I miei figli per ora sono carichi dalle vacanze. Questi giorni prima di tornare sui banchi sembrano mesi e alla sveglia nemmeno ci pensano se non fosse per le ultime schede sui libri da leggere o i problemi su triangoli e segmenti.
Il rientro a scuola. Lo stato d’animo dell’inizio
Mia figlia che ogni giorno si scopre un po’ più donna pensa così del rientro: “non potrò più svegliarmi tardi. Però mi piace stare a scuola, mangiare lì e anche i professori. E viene fuori il suo animo bambino. “Ma il primo giorno non è ancora troppo vicino, vero?”.
Il conto alla rovescia per il suono della campanella è cominciato. Acquisto di quaderni, pennarelli, squadre, colori a china. Alle scuole medie di una lunga lista di libri. Controllo dei compiti fatti e anche di quelli non fatti : difficile che finiscano quanto assegnato per l’estate.
Ma c’è anche un altro aspetto. Che non si compra. Non si vede. Non si tocca. Ma si sente. Lo stato d’animo dell’inizio.
I consigli dello psicologo
Per chi ha già cominciato il percorso alla scuola media il rientro a scuola non è un debutto assoluto, ma un debutto sì. A questa età di preadolescenti, undici, dodici anni, tutto è sempre nuovo. Lo studio perché si cerca di mettere a punto un metodo che valga anche per gli anni a venire. Il corpo con la pubertà che ogni giorno presenta forme nuove. Le relazioni e le simpatie che si modulano anche loro, volubili con la crescita.
Allora come accompagnarli al meglio in questo nuovo inizio? Lo ho chiesto allo psicologo Claudio Cecchi, che rivolge una attenzione particolare verso gli adolescenti. Ecco i consigli per un buon rientro dedicati a ragazzi e genitori.
Invogliarli e incoraggiarli
Anzitutto è importante invogliare e incoraggiare i ragazzi nel modo più naturale possibile con la serenità e l’ascolto. “Di fronte a comportamenti svogliati nessun genitore si dovrebbe spaventare. Meglio evitare di addolcire sempre la pillola: a scuola non si va per piacere, a scuola si deve andare. Se il dovere viene ritrattato al ribasso perde l’essenza del suo insegnamento: quello di mettere i figli di fronte alle loro responsabilità”.
Capire difficoltà e titubanze
Se i ragazzi incontrano difficoltà e titubanze verso l’impegno ? “Se si tratta solo di poco entusiasmo verso la scuola può essere una fase passeggera per l’impatto con una nuova realtà. Se invece il disagio dura, i genitori devono farsi domande precise sulle cause e intervenire. Altrimenti i ragazzi si sentono non capiti e più soli”.
Organizzare le attività del tempo libero
Con la scuola ripartono anche le attività per il tempo libero: danza, spada laser, basket, calcio, pallanuoto. Nei primi giorni meglio concentrarsi solo sullo studio? Pensare solo alla scuola rischia di caricare i nostri figli di pressioni e aspettative. “Ripartire significa portare in viaggio tutto l’equipaggiamento. Certo, l’idea del dovere prima del piacere deve accompagnare tutto l’anno scolastico. Abituarsi a questo significa non dover mai scendere a inutili minacce”
L’importanza del gruppo
E poi ci sono le relazioni. Quelle vecchie, quelle nuove diventate amicizie, quelle finite per altre tutte da scoprire. Gli adulti devono ricordarne ai figli l’importanza. “Attraverso la scuola passa anche la vita sociale, i gruppi, gli incontri e anche gli scontri. Nella prima adolescenza il gruppo è fondamentale per la crescita e lo sviluppo. Il senso di appartenenza, il confronto, le prime esperienze insieme mettono alla prova le abilità sociali e creative”.
Lasciarli cimentare nelle relazioni
A volte capita di non riuscire a legare con qualche compagno o compagna di classe. “Meglio lasciarli che i ragazzi si cimentino con le difficoltà, e le situazioni che li costringono a esaminare punti di vista differenti, che li obbligano a cavarsela da soli. Proprio in nome di quel tentativo di emancipazione e indipendenza che rivendicano”.
Buon inizio.
Blogger, giornalista, mamma di due gemelli adolescenti. Vedodoppio parla di loro, un po’ di me, dello sguardo sulla vita vista con quattro occhi. Uno spazio dove nascono storie che vogliono diventare esperienze da condividere.
Eleonora Marchionni
19 Settembre 2017 at 10:10Bellissimo articolo amica mia!Ricordo come fosse ieri, la settimana antecedente l’inizio della scuola: che emozione!!..rivedersi con tutti i compagni, l’acquisto del nuovo diario (molto spesso anche del nuovo zaino..perché altrimenti il mio risultava fuori moda), la scelta dei quaderni ( i più belli per le materie che mi piacevano di più)…e poi, la scelta dell’outfit, perché si sa…in quel periodo c’erano anche le prime cotte adolescenziali, e bisognava apparire perfette (quanto meno il primo giorno di scuola, dopo un’estate di riposo!)…Io ricordo che la prima settimana era sempre una grande festa, andavo a scuola con entusiasmo : la curiosità di nuove materie da studiare, nuovi programmi, i buoni propositi per le materie come matematica (dove puntualmente mi ripromettevo di andar meglio dell’anno passato!)…e poi, con le mie amiche, c’era la riunione del venerdì pomeriggio prima del fatidico lunedì: era necessario confrontarsi su come avevamo svolto i compiti delle vacanze ahahah! e poi, lo ammetto, in certi casi, dove non avevo terminato qualche esercizio, ci aiutavamo a vicenda! il periodo delle medie, lo ricordo come il più bello nei nei banchi di scuola: mi sono tanto divertita ed appassionata alle nuove materie che invece alle elementari non avevo mai studiato (disegno tecnico, storia dell’arte, latino, biologia…!)…Per quanto sono ancora molto giovane e da poco nel mondo del lavoro, ogni età ha il suo perché, e il periodo della Scuola è comunque bellissimo!…si è vero, quando ci siamo dentro, vogliamo che finisca nel + breve tempo possibile…ma poi, anche se continuiamo ad andare avanti per la nostra strada, quando ci guardiamo indietro…lo facciamo con piacere..!E il ruolo dei genitori in questa fase è fondamentale: incentivarci e motivarci a non mollare e frequentare la scuola con entusiasmo e buoni propositi, dovrebbe essere il loro modus operandi! Cosicché i giovani possano seguire l’esempio, quello corretto! Quindi, in bocca a lupo ai tuoi gioielli per l’inizio del nuovo anno, e in bocca a lupo a tutti i ragazzi e ragazze che, dopo la lunga estate, lunedì avranno la sveglia che suonerà prima del solito e inaugurerà l’inizio della Scuola!